Premio Strega 2013, una cinquina di temi sociali. Walter Siti è il favorito. Si decide stasera.

Stasera al Ninfeo di Valle Giulia verrà proclamato il vincitore del Premio Strega, che da oltre sessant’anni è considerato uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con il liquore Strega.
Una gara tra 5 finalisti. Il 12 giugno scorso è stata scelta la cinquina a Casa Bellonci, gremita da molti dei 400 Amici della Domenica, il corpo elettorale del premio. Per la prima volta è stato attivato anche il voto elettronico e si è potuto vedere lo spoglio delle votazioni in diretta streaming sul sito del Premio Strega. Al termine dello scrutinio (408 su 460 voti, di cui 160 online)  il presidente di seggio Alessandro Piperno, vincitore dell’edizione 2012, affiancato dal presidente della Fondazione Bellonci, Tullio De Mauro, ha annunciato ufficialmente la Cinquina dei libri finalisti. Primo classificato è risultato Alessandro Perissinotto con il suo Le colpe dei padri (Piemme) con 69 voti, subito dopo con solo 3 voti in meno Resistere non serve niente (Rizzoli) di Walter Siti, che sembra essere il favorito; al terzo posto, invece, c’è Romana Petri con Figli dello stesso padre (Longanesi); ha ricevuto 45 voti Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo, all’ultimo posto Simona Sparaco con Nessuno sa di noi (Giunti). Secondi i ben informati a contendersi la vittoria stasera sembrano essere il candidato di Rcs Libri Walter Siti e quello del gruppo Mondadori Alessandro Perissinotto, ma molto dipenderà dalla scelta dei 60 lettori forti, i cui voti si sommeranno a quelli dei 400 Amici della Domenica.
Le regole del premio. Per partecipare allo Strega i libri devono essere pubblicati tra il 1 aprile 2012  ed il 31 marzo dell’anno successivo. Ma nessuno dei finalisti di quest’edizione si è rivelato un grande successo di vendite, almeno per ora. Paolo Di Paolo si è fermato a 20mila copie, Siti a 40mila, 20mila per Perissinotto contro le 18mila copie di Petri, invece, la casa editrice Giunti punta ad arrivare a 100mila copie entro la fine dell’estate. Storicamente la vittoria dello Strega ha da sempre, infatti, aiutato nelle vendite e nel raggiungere la fama.
Il meccanismo di voto. La scelta del vincitore è affidata  agli Amici della domenica, un gruppo di 400 rappresentati di cultura (scuole, istituti culturali, circoli di lettura, ex vincitori), che prende il nome dal giorno prescelto per le loro prime riunioni. I 400 giurati possono proporre dei titoli, purché ogni candidatura sia supportata almeno da due di loro. A far parte della giuria anche 60  lettori forti, segnalati da librerie associate all’ALI (Associazione Librai Italiani), distribuite in tutto il Paese.
Una cinquina di temi sociali. Simona Sparaco nel romanzo psicologico Nessuno sa di noi  descrive un desiderio frustrato di maturità, dovuto alla scoperta di una patologia grave e incurabile del feto, dove l’unica scelta obbligato è l’aborto terapeutico. Un altro romanzo, Figli dello stesso padre, affronta il tema familiare descrivendo il rapporto fra due fratelli di madri diverse. Mentre Walter Siti con Resistere non serve niente descrive il vuoto mondo della finanziarizzazione dell’economia, simbolo anche dell’inaridimento dei rapporti umani,  Paolo Di Paolo, invece, nel suo Mandami tanta vita  sceglie come protagonista Pietro Gobetti, noto politico e antifascista italiano. Ne Le colpe dei padri Alessandro Perissinotto affronta il tema del doppio nell’incontro tra due mondi distanti, in un’intrecciarsi di storia privata del personaggio con quella della sua città Torino.

di Alessandra Pepe