Scontri con le forze dell'ordine vicino al cantiere della Tap a Melendugno, in provincia di Lecce, con i manifestanti che protestano per l'espianto degli ulivi sul tracciato dove dovrebbe sorgere il micro-tunnel del gasdotto, 28 marzo 2017. ANSA / CLAUDIO LONGO

Puglia, presidio anti Tap:le cariche della polizia disperdono i manifestanti

Emiliano: "Governo incapace di ascolto" I camion con ulivi lasciano il cantiere

Due blocchi contrapposti. C’è chi difendeva gli alberi salentini e chi il gas del Mar Caspio. Alla fine la polizia ha scelto le maniere forti contro i manifestanti che presidiavano il cantiere pugliese della Tap, il gasdotto trans-adriatico. La tensione si era accumulata lungo tutta la mattinata. Poi, intorno alle 13, sono iniziate le prime cariche delle forze dell’ordine. A terra sono rimasti nove contusi.

«Quello che è avvenuto è inaccettabile. Caricare sindaci, consiglieri regionali, anziani e ragazzini non è degno di un Paese civile». Tuona il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Fin dall’alba i manifestanti si erano radunati davanti al cantiere salentino della Tap di Melendugno, in località San Basilio, a San Foca. Protestavano contro l’espianto degli ulivi dai terreni sui quali dovrebbe sorgere il piccolo tunnel del gasdotto che, attraverso Albania, trasporterà il gas naturale dall’Azerbaigian.

Seduti davanti ai cancelli del cantiere, i manifestanti hanno bloccato i lavori fino all’arrivo delle forze dell’ordine. I tafferugli sono scoppiati non appena i mezzi della polizia hanno forzato il blocco per accedere all’area. Il tutto è durato pochi minuti. Le cariche hanno provocato alcuni contusi. Due persone sono rimaste per terra, soccorse dai sanitari e dagli altri manifestanti. Una di queste è Ippazio Luceri, 65 anni, attivista in prima linea che era in sciopero della fame da una settimana e che è stato colto da malore. «La gente si sente scavalcata e non si arrenderà» ha spiegato monsignor Nicola Macculi dell’Ufficio pastorale di Lecce.

«Il Governo dà la misura della sua incapacità di ascoltare ed elaborare politicamente le richieste di una regione intera». A dirlo è il governatore della Puglia Michele Emiliano. Per ora l’attività di espianto degli ulivi è stata sospesa. Fra i fischi dei manifestanti e lo sguardo di un elicottero della polizia, cinque camion, carichi di una decina di ulivi appena eradicati, sono riusciti a lasciare il cantiere scortati da mezzi delle forze dell’ordine.

Giordano Contu

Studia e vive a Roma. Nato in Sardegna, ma pisano di adozione, ha studiato Filosofia estetica e ha collaborato al quotidiano Il Tirreno. Si interessa di politica e cultura. Cura quotidianamente i social network. È impegnato socialmente e politicamente. Ama i paesaggi, la fotografia e il mare.