HomeSpettacoli In punta di piedi, su Rai Uno la storia vera delle donne in lotta contro la camorra

In punta di piedi, su Rai 1
la storia vera delle donne
in lotta contro la camorra

La ribellione di mogli e figlie dei boss

nel film-tv diretto da D’Alatri

di Siria Guerrieri01 Febbraio 2018
01 Febbraio 2018

Tre donne che si ribellano a un destino già scritto, che scelgono di dire no al sistema patriarcale, violento e brutale della mafia. “In punta di piedi”, in onda su Rai Uno lunedì 5 febbraio, è la storia della battaglia contro il mondo della camorra portata avanti da una madre, moglie di un boss di Secondigliano, e dalla figlia, che vuole fuggire al dominio paterno, con l’aiuto di una giovane insegnante di danza.

Ispirato a una vicenda vera, il film-tv firmato dal regista Alessandro D’Alatri racconta il dramma di Nunzia – interpretata da Cristiana Dell’Anna – che subisce il potere violento del marito camorrista. Fino a quando la figlia – impersonata da Giorgia Agata – reclusa in casa per volere del padre, decide di inseguire a qualsiasi costo il suo sogno di diventare una ballerina. Anche di nascosto al padre. Inizia così l’avventura delle due donne, che grazie alla solidarietà e al coraggio dell’insegnante di ballo – Bianca Guaccero – sfideranno il potere del capoclan della camorra napoletana, deciso a contrastare il desiderio di indipendenza e di libertà delle due donne di famiglia.

Dietro alla macchina da presa D’Alatri, alla sua prima esperienza tv, che porta sul piccolo schermo la lotta di liberazione delle tre donne dal dominio esercitato dal boss, impersonato dall’attore della serie “Gomorra” Marco Palvetti. “Sono molto emozionato, è il mio debutto televisivo”, dichiara il regista. “C’erano tutti gli elementi per un lavoro di qualità. È una storia di recupero, di crescita: il bene che trionfa sul male, e in più la poesia della danza che lo evidenzia. Dostoevskij affermava che la bellezza salverà il mondo”.

La produzione del tv movie Rai è affidata a Luca Barbareschi, con la sua Casanova Multimedia: “Questa storia – racconta Barbareschi – è ispirata ad una vicenda vera: la madre è attualmente sotto copertura, la figlia oggi invece è un’etoile di fama mondiale”.

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