Il presidente russo Vladimir Putin durante il discorso annuale all'Assemblea Federale | foto Ansa

Putin: "Le nostre truppenon si ritireranno mai""Attacchi russi frenetici"

I separatisti della Transnistria chiedono aiuto al Cremlino

MOSCA – “L’Occidente ci trascina in nuova corsa agli armamenti”. Così il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso alla nazione in vista delle elezioni presidenziali che si terranno dal 15 al 17 marzo. Poi l’avvertimento: “Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori”. Per il presidente russo però è “una sciocchezza” dire che Mosca vuole attaccare l’Europa. Putin, rispondendo al presidente francese Emmanuel Macron, che aveva proposto durante il recente vertice di Parigi su Kiev di inviare truppe NATO sul territorio ucraino, ha affermato: “Qualora decidessero di inviare truppe subiranno conseguenze tragiche”. “Le truppe russe in Ucraina non si ritireranno mai”, ha tuonato.

La Transnistria

Intanto mercoledì 28 febbraio, le autorità indipendentiste della Transnistria – una regione separatista filorussa che si è autoproclamata Repubblica all’interno della Moldavia – hanno richiesto l’assistenza di Mosca per resistere alle pressioni del governo moldavo. Una decisione presa dal Congresso dei deputati e rappresentanti locali della Transnistria – che non si riuniva dal 2006 – su iniziativa del presidente Vadim Krasnoselsky.

Nella risoluzione si legge: “Chiediamo al Consiglio della Federazione e alla Duma della Federazione Russa di adottare misure per proteggere la Transnistria nel contesto della crescente pressione della Moldavia”. Non si è fatta attendere la risposta del ministero degli Esteri russo: “Proteggere gli interessi dei residenti della Transnistria, i nostri compatrioti, è una delle priorità”. Intanto dagli Stati Uniti arriva il sostegno alla sovranità della Moldavia.

L’offensiva russa in Ucraina

Il discorso alla nazione è accompagnato da una massiccia offensiva russa su tutta la linea del fronte ucraino. Lo Stato maggiore ha rivelato che ci sono stati “centinaia di bombardamenti in 24 ore”, 163 per l’esattezza tra cui bombardamenti da lanciarazzi multipli su posizioni militari e insediamenti civili ucraini. Giovedì 29 febbraio, il comandante dell’aeronautica militare ucraina Nikolai Oleshchuk ha confermato l’abbattimento di due cacciabombardieri russi Su-34 nei cieli di Avdiivka e Mariupol. Sale così a 13 il numero dei caccia russi distrutti da inizio febbraio.

Lorenzo Urbani

Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza, sono giornalista pubblicista dal luglio 2020. Da un anno faccio parte del team di telecronisti per la redazione di Gianluca Di Marzio. Appassionato di tutti gli sport con il sogno di raccontare, un giorno, una finale di Champions League.