Spesa per welfareItalia quarta in Europaalta la spesa assistenziale

Resta enorme divario tra tasse versate e prestazioni sociali ricevute in cambio

Il Corriere della Sera ha analizzato il Quarto Rapporto sul Bilancio del sistema previdenziale italiano elaborato dal Centro Studi e Ricerche di Itinerari Previdenziali. Ne esce fuori un quadro preoccupante per quanto riguarda la sostenibilità del nostro sistema di welfare.

In primo luogo, la spesa totale per pensioni, sanità, politiche per il lavoro e assistenza sociale è stata pari nel 2015 a 447,3 miliardi, il 54,13% dell’intera spesa pubblica. OCSE indica per il 2014 una spesa totale del 55,8%, inferiore solo, tra i Paesi considerati, a Danimarca, Germania, Francia, Finlandia e Norvegia. La sola assistenza sociale pesa sul PIL per il 27,34%; Eurostat indica che nel 2014 era pari al 30% del PIL, oltre la media europea e inferiore solo a Danimarca, Francia e Finlandia. OCSE invece indica per il 2014 una spesa totale del 55,8%. Questi numeri smentirebbero l’idea che in Italia la spesa sociale sia bassa rispetto ad altri Paesi.

La spesa assistenziale è poi molto alta in relazione alla spesa per pensioni: ne costituisce il 60%. E’ finanziata attraverso la fiscalità generale, mentre le pensioni sono sostenute dai contributi.

E per quanto riguarda la fiscalità generale, abbiamo problemi di finanziamento che derivano da due fattori: alta evasione fiscale (17% del PIL contro una media europea del 14%) e pochi contributori (solo la metà circa degli italiani dichiarano almeno un euro al fisco).

Grande inoltre il divario tra contributi versati e prestazioni sociali erogate. Il Sud, in linea generale, consuma il doppio di quanto paga, con situazioni estreme come la Calabria dove per ogni 100 euro erogato in prestazioni ne vengono pagati poco più di 36. In Sicilia e in Piemonte il deficit è pari a 5 miliardi: come una finanziaria.

Christian Dalenz

Nato a Roma il 30/10/85. Laureato all’Università La Sapienza (Roma) in Relazioni Economiche Internazionali nel 2011 e in Analisi Economica delle Istituzioni Internazionali nel 2014, e in Economic Policy alla Facoltà di Arti e Scienze Sociali dell’Università di Kingston (Londra) nel 2016. Scrive articoli di politica, economia, cinema e musica per varie testate, tra cui Lumsanews, Forexinfo e Slowcult. Facebook: https://www.facebook.com/articolidalenz