Renzi premier incaricato. Accetta con “riserva”

2592515-renzi-napolitanoMatteo Renzi, segretario del Partito Democratico, ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’incarico di formare il nuovo governo. Il leader del Pd, che si era recato alle 10:15 al Quirinale alla guida di una Giulietta, ha accettato l’incarico con “riserva”. “Ho ringraziato Napolitano e gli ho assicurato che metterò in questa difficile situazione l’impegno e l’energia di cui sarò e saremo capaci”. Ha detto il premier incaricato al termine del colloquio con il capo dello Stato.

Il programma è chiaro, il sindaco, dopo che avrà riunito per l’ultima volta il consiglio comunale a Firenze, comincerà le consultazioni. Colloqui che potrebbero terminare giovedì, per ottenere la fiducia prima al Senato, poi alla Camera e chiudere tutto sabato.

L’esecutivo ancora non è stato definito. La tensione è alta tra il Partito Democratico e Nuovo Centrodestra, guidato da Angelino Alfano. Il leader Ncd vorrebbe che si realizzassero alcune condizioni: la sua conferma e quella dei ministri Beatrice Lorenzin e Maurizio Lupi. Anche all’interno del Pd sono presenti insoddisfazioni. Il fronte capeggiato da Pippo Civati è contrario a un’alleanza con Alfano e invita Renzi a trovare altre possibilità. L’ex candidato premier chiede un esecutivo con Sinistra Ecologia Libertà e le colombe del Movimento 5 Stelle.

Il governo di Enrico Letta lascerà a Matteo Renzi un’eredità alquanto scomoda: decreti legge da approvare e fermi al Parlamento. Lo stop al finanziamento pubblico ai partiti, lo svuota carceri, il mille proroghe in discussione alla Camera, e ovviamente la riforma elettorale. Il primo obiettivo di Renzi è la decisione sull’Italicum, scelta che potrebbe slittare per via dell’elevato numero di decreti da votare e per le opposizioni dei partiti più piccoli, contrari alla nuova leggere elettorale proposta dal segretario del Pd.

Un’altra questione spinosa, è quella chiamata “tassa sulla casa” o Tasi, una questione che più interessa gli italiani. Il governo che sceglierà Renzi dovrà trasformare in decreto gli accordi che i ministri Delrio e Saccomanni hanno raggiunto con l’Anci sullo stanziamento di 625 milioni di euro ai comuni, soldi utilizzati per coprire il “divario” tra vecchia Imu e nuova tassa sulla casa. Senza tale accordo i sindaci non riuscirebbero a definire i bilanci. Matteo Renzi ha dichiarato di avere un programma di governo ben definito: entro febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali, nei mesi successivi riforma lavoro e Pubblica amministrazione.

Alberto Gentile

Nato a Messina il 14 aprile 1989. Giornalista praticante presso la Scuola di giornalismo dell’Università LUMSA, è laureato in Editoria e Giornalismo presso la LUMSA, sede di Roma, con tesi “la disfunzione narcotizzante nell’era della partecipazione in rete”. Ha acquisito ottime capacità relazionali sviluppate in ambito universitario. Amante del computer, della musica e dello sport. Ha collaborato con varie testate sportive online. Vorrebbe lavorare come giornalista sportivo.