Russiagate, "Manafort mente"Mueller accusa il lobbystaper violazione dell'accordo

I legali respingono le accuse "Riteneva fossero elementi veri"

Nuovo capitolo del Russiagate. Paul Manafort, ex presidente della campagna elettorale che ha portato il tycoon statunitense a diventare il primo membro della Casa Bianca, è di nuovo nell’occhio del ciclone. Secondo quanto riportato dal New York Times, citando documenti che sono stati depositati dallo staff di Robert Mueller, il procuratore speciale che deve fare luce sull’inchiesta giudiziaria, Manafort avrebbe violato l’accordo siglato circa due mesi con il quale si impegnava a cooperare. Lo avrebbe fatto mentendo più volte agli investigatori, sia quelli della squadra di Mueller, sia quelli dell’Fbi. Lo staff di Mueller non ha però specificato quali siano gli argomenti su cui l’ex responsabile della campagna di Trump ha effettivamente mentito.

Manafort, attraverso i suoi legali, ha respinto le accuse, affermando di aver fornito informazioni che ha “ritenuto vere”. La mancanza di un accordo fra i due ha portato a chiedere a Amy Berman Jackson, giudice, di pronunciarsi in merito, oltre a fissare una data per la decisione.

Per Paul Manafort, che si è dimesso ad agosto 2016 dal suo ruolo di responsabile della campagna elettorale di Trump perché accusato di aver ricevuto finanziamenti dalla Russia, attraverso attività di lobbying a favore di Victor Yakunovich, questo rappresenta un ulteriore capitolo di un’indagine che lo vede come il filo rosso tra l’approdo del Tycoon alla Casa Bianca e le ingerenze di Vladimir Putin nelle elezioni presidenziali del 2016. Essendosi consegnato alle autorità giudiziarie il 30 ottobre 2017, l’ex presidente è già stato dichiarato colpevole, in primo grado, per otto crimini, cinque dei quali riguardano la frode fiscale. Su di lui, al 21 agosto, giorno del processo, pendevano 18 accuse.

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.