La piattaforma social TikTok | Foto Ansa

Il Safer Internet Dayper sensibilizzare sui rischi del Web

La giornata istituita dall'Ue nel 2004 Lo spettro dell'Intelligenza artificiale

ROMA – Secondo reel a destra, poi la strada la trovi da te. Semplice, no? Mica tanto. Navigando nel mondo a tre W il rischio di perdere la rotta è dietro l’angolo. “Ok boomer”, penserà qualche Gen Z. Spoiler: il pericolo è dietro l’angolo pure per lui. Oltre le Colonne d’Ercole dell’Intelligenza artificiale c’è un mondo sconosciuto. No, non il nostro. Quello ormai l’abbiamo già esplorato, e non fa (quasi) più paura. Il World Wide Web, invece, non si vede. E allora come difendersi da un nemico invisibile? 

 

Safer Internet Day, cos’è

La Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete (Safer Internet Day) nasce su iniziativa dell’Unione Europea per sensibilizzare e informare sui rischi e le opportunità del Web. L’obiettivo? Incoraggiare un uso consapevole, critico e creativo delle tecnologie digitali. Soprattutto per i più piccoli. L’82% dei ragazzi e delle ragazze tra gli 11 e i 18 anni trascorre infatti 5 ore al giorno davanti a uno schermo. Parola dell’Osservatorio Scientifico del “Movimento Etico Digitale”. Tre mesi all’anno in media. Come vivere su un altro pianeta. Anzi, su due pianeti in contemporanea. Fico eh? Cool, pardon.

I pericoli del Web

Ma il Web somiglia al mondo reale più di quanto sembri. Stessi pericoli, stessi reati. Basti pensare che l’Interpol ha aperto un ufficio nel Metaverso. Perché pure nell’universo degli instagrammer esiste l’adescamento, quello social. Senza dimenticare il cyberbullismo e la dipendenze. Non a caso cresce il fenomeno degli hikikomori.

La Polizia postale svolge un ruolo decisivo nel contrasto a queste forme di abusi. “Sono 3.444 le denunce sporte negli Uffici della Specialità nel 2023. Riguardano forme di aggressione online contro minorenni: un numero impressionante di casi in cui le fragilità evolutive, lo sviluppo tecnologico, la socializzazione via web hanno prodotto un disagio e pericolo per bambini e ragazzi richiedendo un impegno incessante delle autorità”, spiegano gli esperti della Postale.

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale

Spartiacque cruciale l’Intelligenza artificiale, anche in termini di apprendimento. Oltre 8 giovani su 10, infatti, accettano che siti web e piattaforme possano influenzare il loro modo di conoscere il mondo. Col rischio di rimanere incagliati nelle fake news.

Gen Z, un dato convincente

I pericoli non giustificano certo il bando delle nuove tecnologie. Non possiamo fare a meno di convivere con loro, sono ormai indispensabili, ma è da migliorare la nostra interazione con loro. L’indagine del “Movimento Etico Digitale” presenta al proposito uno scenario ottimista. L’87,5% dei giovani della Gen Z sarebbe infatti disposto a rinunciare ai dispositivi digitali anche per una settimana intera e quasi la metà afferma che preferisce incontrare i coetanei dal vivo, riconoscendo il valore della connessione non mediata da piattaforme. 

Niccolò Maurelli

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, grande appassionato di calcio e Formula 1. Cultura e sport sono gli ambiti che preferisco: quando sarò giornalista professionista, mi piacerebbe seguire i più grandi eventi sportivi internazionali.