Un drone impegnato nel controllo degli spostamenti dei cittadini. ANSA/SEBASTIEN NOGIER

Multe, confische e droninuova stretta del Governoverso sanzioni più dure

Cambia il modello di autocertificazione Arcuri: "Seguite norme, vi imploriamo"

Sanzioni più severe fino a 2-3mila euro, sequestro della macchina o della moto su cui si sta viaggiando, utilizzo dei droni per i controlli, creazione di un app per il monitoraggio dei contagiati e dei loro ultimi contatti. Sono queste le nuove misure su cui discuterà al Consiglio dei Ministri, previsto per oggi alle ore 14. Una nuova stretta, per far rispettare le limitazioni imposte dal governo per fronteggiare l’epidemia di coronavirus.

Questo nonostante i dati pubblicati dal ministero dell’Interno sui controlli effettuati dalla polizia tra l’11 e il 22 marzo indichino che la stragrande maggioranza degli italiani stia rispettando le restrizioni. In dodici giorni, infatti, sono state 2.016.348 le persone controllate: tra queste 91.705 (il 4,5%) sono state denunciate per aver violato le disposizione del Dcpm, 2.325 (lo 0,11%) per falsa dichiarazione sull’autocertificazione.

Nonostante i dati, il governo vuole inasprire le sanzioni per chi esce di casa senza una valida motivazione: non basta, quindi, l’ammenda di 206 euro prevista come pena per la violazione dell’articolo 650 del codice penale. Ammenda che, per essere comminata, ha bisogno dello svolgimento di un processo: e il rischio è quello di ingolfare le procure alla fine dell’emergenza sanitaria.

Quindi Palazzo Chigi si accoda alla linea dura della Regione Lombardia, che ha stabilito a 5mila euro l’ammontare della multa per chi esce di casa ingiustificatamente. Anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha chiesto punizioni più severe per gli atteggiamenti giudicati “ingiuriosi contro il lavoro dei medici e delle forze dell’ordine”.

“Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici, li ringrazio, ma non basta, bisogna essere chiari: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, sapendo che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee”, ha dichiarato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. “La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani. Dobbiamo fare in modo che emergenza non si diffonda in regioni dove finora è stata contenuta la sua portata, con l’aiuto degli italiani di quelle regioni, ma non solo”.

Al vaglio del governo c’è l’idea di imporre una sanzione amministrativa (che non ha bisogno di procedimenti penali) tra i 2 e i 3mila euro per i trasgressori e il sequestro del mezzo su cui viaggiavano. Per inasprire i controlli, è stato autorizzato dall’Enac l’utilizzo dei droni. Il gabinetto di Giuseppe Conte inoltre discuterà della creazione di un’app, simile a quella utilizzata in Corea del Sud, per monitorare gli spostamenti delle persone e poter intervenire subito nel caso in cui si venga in contatto con un contagiato.

Ieri intanto è cambiato nuovamente il modulo di autocertificazione (clicca qui per scaricarla): ora oltre alle motivazioni dello spostamento, bisognerà inserire l’indirizzo di partenza e quello di arrivo, e andrà indicata oltre la residenza anche il domicilio.

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso