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HomeEsteri Scontro Iran – Usa: sono scattate a mezzanotte le sanzioni imposte dal presidente Trump

Sanzioni Usa all'Iran
entrate in vigore
39 anni dopo crisi ostaggi

Trump: sono le più dure mai imposte

Rohani: continueremo a vendere petrolio

di Tommaso Coluzzi05 Novembre 2018
05 Novembre 2018

È scattato alla mezzanotte americana il nuovo round di sanzioni statunitensi contro l’Iran imposto dal presidente americano Donald Trump dopo l’uscita di Washington dall’accordo sul nucleare. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo dovrebbe annunciare oggi l’elenco degli otto Paesi che, per un massimo di sei mesi, potranno continuare a importare petrolio dall’Iran senza incorrere a loro volta nelle sanzioni Usa. Gli esentati temporanei sono quegli Stati già impegnati nella riduzione dell’importazione di greggio che hanno bisogno di più tempo per arrivare a quota 0, tra questi si ipotizza ci possa essere l’Italia.

A trentanove anni dalla grave crisi diplomatica, che vide l’occupazione dell’ambasciata statunitense a Teheran e il sequestro di 52 ostaggi da parte di rivoluzionari iraniani, si infiammano nuovamente i rapporti tra i due paesi. Le manifestazioni organizzate ieri per celebrare questo evento hanno visto scendere in piazza migliaia di persone che hanno urlato slogan contro gli Usa, bruciando la bandiera americana e quella dello Stato ebraico. Il presidente Trump, impegnato nelle elezioni di midterm, ha annunciato ieri: “Le sanzioni all’Iran sono le più dure che il nostro Paese abbia mai imposto, vedremo cosa succede”. Stamattina è arrivata la risposta secca del presidente iraniano Hassan Rohani: “La guerra economica lanciata dagli Stati Uniti contro l’Iran risulterà in una perdita per loro nel prossimo futuro” ha minacciato, affermando che il suo paese “può vendere e venderà il suo petrolio”.

Mosca giudica negativamente le nuove sanzioni imposte all’Iran attraverso il rappresentante permanente della Russia presso l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Mikhail Ulyanov, che ha espresso la preoccupazione per le conseguenze della politica di Washington, definita di “intimidazione e ricatto economico”, su altri paesi che non riescano a resistere alle pressioni americane.

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