HomeCronaca Sea Watch, sbarcati i 47. Esposto contro Salvini alla Procura di Siracusa

Sea Watch, sbarcati i 47
Esposto contro Salvini
alla Procura di Siracusa

L'istanza dall'associazione Legal Team

Tortura e violenza gli eventuali reati

di Flavio Russo31 Gennaio 2019
31 Gennaio 2019

È avvenuto, tra applausi e festeggiamenti, lo sbarco dei 47 migranti della nave Sea Watch, attraccata al porto di Catania stamattina alle 10 e 20, dopo aver passato 12 lunghissimi giorni ancorata al largo di Siracusa.

“Finalmente a terra”, dice Roberto Fico, lasciando emergere soddisfazione per la conclusione della vicenda, che ha visto impegnate lungamente le due ali della maggioranza, alla ricerca di una soluzione che potesse accontentare entrambe. Giubilo che emerge anche dalle parole dei responsabili della Ong proprietaria di Sea Watch, che su Twitter scrivono: “Siamo contenti che il calvario sia finito per i nostri ospiti. Auguriamo loro il meglio. Speriamo che l’Europa possa accoglierli e permettergli di vivere come meritano”. I 15 minorenni non accompagnati sbarcati dalla nave saranno accompagnati in un’unica struttura per la loro accoglienza che aderisce al Fondo asilo migrazione e integrazione del ministero dell’Interno.

Non si accontentano dell’avvenuto sbarco però i detrattori della linea dura sull’immigrazione tenuta dal Ministero degli Interno. La Procura di Siracusa è stata invitata a esplorare con un esposto a carico del vicepremier Matteo Salvini il caso della motonave Sea Watch. L’istanza è partita dall’associazione ‘Lasciateci entrare’ e da un gruppo di avvocati di “Legal Team Italia”. Tra i firmatari c’è anche l’europarlamentare Eleonora Forenza. Attentato alla costituzione, abuso in atti di ufficio, sequestro di persona, violenza privata e tortura, sono i profili di reato eventualmente contestabili a Salvini.

Le reazioni alla vicenda arrivano anche dalla Francia, con il ministro degli Affari europei, Nathalie Loiseau, che si appella su Twitter al senso di responsabilità dei Paesi dell’Ue: “La Francia risponde presente quando si tratta di compiere il suo dovere di umanità, di esprimere la sua solidarietà e di far vivere la mutua assistenza europea”. La Francia è tra i Paesi europei che – insieme a Malta, Germania, Portogallo, Romania e Lussemburgo – si sono impegnate ad aiutare l’Italia partecipando al meccanismo di ripartizione dei 47 migranti.

 

 

 

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