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HomeEsteri Senato contro Donald Trump respinto il disegno di legge sull’aborto dopo venti settimane

Senato contro Donald Trump
respinto il disegno di legge
su aborto dopo 20 settimane

Ribaltata la precedente approvazione

della Camera dei Rappresentanti

di Salvatore Tropea30 Gennaio 2018
30 Gennaio 2018

epa06484343 US President Donald J. Trump speaks during a lunch with the United Nations Security Council at The White House in Washington, DC, USA, 29 January 2018. EPA/Chris Kleponis / POOL

Il Senato degli Stati Uniti ha respinto il disegno di legge che prevedeva il divieto di aborto dopo la 20esima settimana di gravidanza. La proposta ha ricevuto 51 voti a favore e 46 contrari, ma per essere approvata necessitava di almeno 60 preferenze positive. La Camera alta ha quindi respinto il progetto di legge che invece era stato approvato lo scorso ottobre dalla Camera dei Rappresentanti.

A nulla è servito l’appello del presidente Donald Trump, che a poche ore dal voto in Senato aveva auspicato un risultato positivo, necessario secondo il capo della Casa Bianca per “difendere coloro che non si possono difendere”, definendo il disegno come una “legge che celebra e protegge la vita”. Sempre Trump aveva infatti ribadito la sua posizione sul tema, citando “studi scientifici che hanno dimostrato che i bambini nell’utero provano dolore alla ventesima settimana”.

La sconfitta di Trump in Senato sul tema dell’aborto arriva a pochi giorni dalla March for Life organizzata lo scorso 19 gennaio a Washington, conclusasi sulla spianata del National Mall. Durante la manifestazione Trump è stato il primo presidente della storia ad intervenire (in collegamento video) dichiarando che la sua amministrazione sta “proteggendo la sacralità della vita e della famiglia al centro della società”. Il suo vice, Mike Pence, lo ha per questo definito come “il presidente più pro life della storia”.

Nei suoi primi 12 mesi Trump ha dimostrato più volte l’interessamento a questo tema, nonostante – come accaduto oggi – l’opposizione di parte del Congresso e dello scenario politico americano. Uno dei primissimi atti appena insediatosi un anno fa è stata infatti la firma del bando ai finanziamenti americani per le organizzazioni non governative che praticano o promuovono l’aborto nel mondo. Il capo di Stato Usa ha anche promulgato una misura che proibisce l’erogazione di fondi pubblici per l’aborto negli Stati Uniti, mentre la scorsa settimana ha creato un nuovo ufficio per “la libertà di coscienza e religiosa”, rivolto a medici, infermieri e operatori sanitari contrari a praticare aborti oppure operazioni per il cambio di sesso.

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