Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti | Foto Ansa

Spread sfora i 200 puntiIl ministro Giorgetti rassicura agenzie di rating

Attesa per giudizi Fitch e Moody’s La stampa estera critica la Nadef

ROMA – Peggiorano le prospettive macroeconomiche italiane, con il rendimento dei titoli di Stato in aumento e il valore Btp-Bund oltre i 200 punti base. Elementi che riaccendono i riflettori sul mercato obbligazionario e che potrebbero preoccupare le agenzie di rating, chiamate nelle prossime settimane ad esprimersi sull’affidabilità del nostro paese. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, però, rassicura i mercati: “L’Italia è solida e credibile”.

Lo spread a quota 202 e il Btp valore al 4,9%

Questa mattina il rendimento dei Btp decennali italiani è arrivato al 4,9%, spingendo lo Spread a 203 punti base. Nel frattempo in Germania il Bund decennale rende  il 2,9% mentre i treasuries Usa con scadenza a 10 anni hanno un rendimento del 4,74%. La prospettiva della Bce di un mantenimento dei tassi d’interesse alti ha messo le ali anche alla scadenza più lunga del trentennale, che ha sfondato la soglia del 5%, per la prima volta dal 2007. Tuttavia, sul mercato permangono i timori sul fatto che le politiche sui tassi delle banche centrali restino restrittive. 

Il rischio declassamento 

Preoccupa un eventuale declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating. Rassicurate dal Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti durante l’incontro di ieri, fissato per dimostrare la “credibilità e solidità” del Paese. Malgrado lo sforamento della soglia dei 200 punti, la situazione per lo spread italiano è comunque ben lontana da quella del 2011, quando la sfiducia al governo Berlusconi portò il differenziale a 570 punti.

Eppure dalla stampa estera sono arrivati giudizi negativi per il Governo di Giorgia Meloni, con critiche da parte di Bloomberg. L’Economist, poi, dopo la Nadef ha duramente commentato la situazione delle finanze pubbliche italiane. Per l’ora della verità si dovrà attendere qualche settimana. Il giudizio di Standard & Poor’ previsto per il 20 ottobre e le pronunce di Fitch e Moody’s il 10 e 17 novembre potrebbero infatti far emergere nuovi rischi per il mercato e per la tenuta del Paese.

 

Maria Sole Betti

Classe '96, cresciuta tra l'Adriatico e l'ombra della Madonnina. Da sempre attratta dalle storie degli altri, mi sono laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano. Dopo un Erasmus a Barcellona e una magistrale in Istituzioni e tutela dei diritti, l'approdo a Roma per fare del sogno del giornalismo una professione. Curiosità e chiacchere guidano la mia vita, ma, del resto, ho la luna in Ariete.