ROMA – Secondo Sergio Mattarella “un lavoro non è vero se non è anche sicuro”. È questo il monito inviato dal Quirinale in occasione dell’inaugurazione alla Camera degli Stati Generali sulla salute e la sicurezza nel mondo del lavoro. La tre giorni si è aperta proprio con le parole del presidente della Repubblica che ha sottolineato quanto la tutela dei lavoratori costituisca “la prima forma di giustizia, parte integrante del diritto di ogni donna e uomo a svolgere un’attività dignitosa e protetta”. Il capo dello Stato ha poi lanciato un appello alle istituzioni, alle imprese, ai lavoratori e alle parti sociali affinché si impegnino insieme per formare un’alleanza “capace di superare le differenze per perseguire obiettivi condivisi”. Di fronte agli incidenti e ai decessi sul lavoro, secondo Mattarella, arrendersi non è un’opzione.
L’inizio di un cambiamento reale
“Il vero obiettivo è che queste giornate non siano l’ennesimo convegno, ma l’inizio di un cambiamento reale”, ha poi evidenziato Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. L’evento non guarda soltanto ai lavoratori ma anche agli studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro.
Solo pochi mesi fa, infatti, un diciottenne della provincia di Udine ha perso la vita mentre svolgeva uno stage concordato con la scuola. Pensando a lui e agli altri giovani rimasti feriti durante l’Alternanza, Gribaudo ha sottolineato quanto i dati sugli infortuni dei ragazzi in percorso scuola-lavoro siano preoccupanti e impongano una riflessione seria: “Troppi giovani si trovano esposti a pericoli non adeguatamente valutati, quando invece il rischio dovrebbe essere zero”. Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha commentati gli ultimi tragici dati: “È una situazione intollerabile per un Paese che riconosce nel lavoro il principio cardine della propria identità repubblicana”.
Quella inaugurata oggi, 21 ottobre, è la seconda edizione degli Stati Generali. Sul tavolo nei prossimi giorni anche il rapporto tra nuove tecnologie e mondo del lavoro, l’incremento dei percorsi di formazione e lo sviluppo della competitività del nostro Paese nel panorama europeo e mondiale.