Streaming online: leciti i siti con link di film senon c'è attività di lucro

Va provata la correlazione tra attività di reddito e sfruttamento dell'opera

Il Tribunale di Frosinone ha emesso, nel febbraio scorso, una sentenza che rappresenta un unicum nella giurisprudenza italiana ed europea: ha annullato la sanzione di circa 600 mila euro comminata a dei siti che permettevano la visione di film in streaming. Intervistato da Repubblica.it l’avvocato Fulvio Sarzana, che ha difeso il gestore dei siti in questione, ha dichiarato: «Finalmente un giudice ha riconosciuto che non è automatica la violazione del diritto d’autore se un sito ospita link a streaming di film e musica su internet, anche con banner pubblicitari, se non è chiaro il fine di lucro».

Secondo il legale «il giudice ha evidenziato quanto in sé il file sharing, ovvero la condivisione di file protetti dal diritto d’autore, sia un risparmio di spesa e non una attività con finalità di lucro». Nella sentenza del giudice si legge: «Giova precisare che l’art. 171-ter, 2 comma, lett. a-bis della L. 633/41 presuppone la comunicazione al pubblico a fini di lucro di un’opera protetta dal diritto d’autore, o di parte di essa, attuata mediante la sua diffusione in un sistema di reti telematiche, attraverso connessioni di qualsiasi genere. Con l’espressione “a fini di lucro” deve intendersi un fine di guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell’autore del fatto».

Dunque per essere perseguibile, non basta che un sito guadagni in generale, ma va provata la correlazione tra l’attività di reddito e lo sfruttamento di un’opera audiovisiva: per esempio qualora fosse richiesto un abbonamento o un pagamento per poter visionare il link streaming. In questo modo cade l’assunto secondo il quale i siti che danno accesso a streaming illegale sono oscurati in automatico dopo essere stati denunciati alle autorità.

Marco Assab

Nasce a Siracusa nel 1988. Si diploma in recitazione e dizione all’Accademia del cinema e della televisione di Cinecittà nel 2008. Consegue la laurea triennale in Scienze della comunicazione nel 2012 e quella magistrale in editoria e giornalismo nel 2014. Ha svolto un anno di Servizio Civile. Gestisce un canale Youtube e le relative pagine social.