Susanna Tamaro in una foto d'archivio. ANSA/DI MARCO

Susanna Tamaro si raccontain occasione del nuovo libro"La mia vita con l’Asperger"

Una forma di autismo poco conosciuta come lei Orwell, Austen, Einstein

“Soffro della sindrome di Asperger, è questa la mia invisibile sedia a rotelle, la prigione in cui vivo da quando ho memoria di me stessa”. È la confessione che Susanna Tamaro ha deciso di affidare alle colonne del Corriere della Sera in occasione della pubblicazione del suo ultimo lavoro “Il tuo sguardo illumina il mondo” che uscirà il 20 settembre.

“La mia testa non è molto diversa da una vecchia motocicletta” racconta “In certi momenti la manopola del gas va al massimo, in altri le candele sono sporche e il motore si ingolfa”. La sindrome di Asperger (SA) è uno disturbo pervasivo dello sviluppo, associato all’autismo. In un articolo per il Corriere della Sera, la scrittrice ha raccontato della sua infanzia in cui aveva capito di vivere in un mondo che non era compreso da chi le stava attorno, ma a quei tempi non si conoscevano alcuni disturbi, perciò veniva considerata una bambina strana. Anche la mamma la aggrediva e non le era d’aiuto. Grazie ad amici è riuscita a permettersi uno psicologo solo a 30 anni e a 40 ha iniziato il lungo percorso che l’ha portata ad una diagnosi.

La donna ha scelto una metafora per spiegare ciò di cui soffre: “Dentro di me ogni mattina apparecchio una tavola. C’è molto ordine nel mio disporre le stoviglie, prima il piatto, poi il bicchiere, il pane, le posate ai lati, in mezzo al tavolo la brocca dell’acqua, magari vicino un piccolo vaso con un fiore. Poi qualcuno, all’improvviso, dà un violento strattone alla tovaglia e tutto vola a terra con gran frastuono di metallo, cocci e vetri”

Chi è affetto da questa sindrome in genere ha una compromissione delle interazioni sociali che può esprimersi con diversi livelli di gravità e spesso adotta comportamenti ripetitivi e stereotipati e sviluppa attività e interessi molto ristretti, talvolta con un talento straordinario. La difficoltà a sviluppare e/o mostrare empatia è probabilmente l’aspetto più caratteristico della sindrome (che può accompagnarsi ad altri disturbi della sfera psico-affettiva) e comporta problemi e limitazioni nell’interazione sociale.

Sono molti, nel corso della storia, i personaggi ai quali sono stati attribuiti comportamenti, manie, genialità tipiche della Sindrome di Asperger. Gli “Asperger” famosi vanno da Thomas Edison e Beethoven, ma troviamo anche Mozart, Darwin, Jane Austen, George Orwell, Albert Einstein, Alfred Hitchcock. Più di recente, ma senza alcuna conferma, si è spesso attribuita la sindrome a Bill Gates. Mentre ad aver confermato la diagnosi sono la  modella Heather Kuzmich e la cantante scozzese Susan Boyle.

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.