Daniele Frongia e la sindaca di Roma Virginia Raggi nell'aula Giulio Cesare durante l'assemblea capitolina straordinaria sulla presentazione della candidatura di Roma ai giochi olimpici 2024, Roma, 29 settembre 2016. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Tensione tra i 5 Stelle Grillo continua a tacerema la base è in rivolta

In silenzio i big Di Maio e Di Battista attacchi alla sindaca su Facebook

La nuova bufera giudiziaria che ha coinvolto Virginia Raggi ha fatto salire al livello di guardia le tensioni all’interno dei Cinque Stelle. Con Beppe Grillo che sul suo blog non ha ancora preso una posizione ufficiale sulla vicenda, in queste ore si susseguono le reazioni dei membri del Movimento, rimasti anche loro a dir poco sorpresi dalle notizie emerse circa le polizze vita che l’ex capo della segreteria, Salvatore Romeo, avrebbe stipulato a favore della Raggi.

“Delle polizze di Salvatore Romeo con più beneficiari non ne sapevo nulla” è stato il commento di Daniele Frongia, ex vicesindaco, attualmente assessore allo sport del comune di Roma, ma soprattutto componente, insieme allo stesso Romeo e a Raffaele Marra, del cosiddetto “Raggio magico”. Ignara si è detta anche la consigliera comunale capitolina Carola Penna.

“La fiducia in Raggi? Non mi sembra che venga a mancare” ha invece spiegato Fabio Tranchina, altro consigliere M5s, così come Marco Terranova, per il quale “c’è la magistratura che lavora. Facciamo lavorare chi deve lavorare”. A difendere la sindaca ci ha pensato anche il deputato Andrea Colletti: “Le spiegazioni sono state date. Continuiamo ad andare avanti contro il sistema che si è mangiato Roma e l’Italia”.

In realtà, nonostante trapeli che l’intenzione dei vertici del Movimento sarebbe quella di andare avanti con la Raggi, la spaccatura interna ai pentastellati appare evidente. In questo senso è eloquente il silenzio dei big Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Forti malumori serpeggiano anche nella base, come emerge dai commenti in calce alla pagina Facebook della sindaca. “C’è qualcuno che mi può intestare una polizza? – si legge in un commento – ricambierò con un incarico prestigioso il tutto onestamente”, o anche “Questa dice che non sapeva (e te pareva!) quindi perché non lo denuncia?. A questa il naso gli diventa più lungo di quello di Pinocchio”.

Dino Cardarelli

Trentatrè anni, marsicano, laureato in Comunicazione all’Università di Teramo, città in cui muove i primi passi nel giornalismo, collaborando con testate cartacee ed online locali. Pubblicista dal 2009, iscritto nell’Ordine abruzzese, vuole continuare ad inseguire il suo sogno: realizzarsi come cronista sportivo.