Superstiti camminano tra le macerie in Turchia, ANSA

Terremoto in Turchia e Siriaoltre 11 mila vittimeAiuti da tutto il mondo

L'Ue adotta un piano anti-calamità Arrivate le prime immagini dei danni

ISTANBUL – Secondo i dati ufficiali, le vittime del terremoto che ha distrutto Turchia e Siria sono oltre undicimila. Numeri destinati a crescere. Per questo, l’Unione europea ha adottato un nuovo pacchetto contro le catastrofi naturali “per anticipare i rischi e agire più rapidamente”. Sono arrivate anche le prime immagini satellitari dal Copernicus Rapid Mapping relative a 6 città, che evidenziano i danni dovuti al violento terremoto.

Arrivano i soccorsi da ogni parte del mondo

Tantissime squadre di soccorso sono giunte nei luoghi della catastrofe. La Grecia ha inviato un nuovo team di salvataggio nella provincia di Hatay, in Turchia, tra le più colpite dal sisma. Anche i contingenti di Romania, Venezuela e Portogallo si sono mobilitati in questo senso. Un’equipe israeliana è riuscita ad estrarre dalle macerie quattro cittadini turchi e a breve allestirà un ospedale da campo. Il contingente italiano dell’Usar, arrivato lunedì, è stato impegnato per tutta la notte ad Antiochia, in Turchia, per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata. Secondo il comando provinciale pisano dei Vigili del fuoco, “la situazione operativa è molto complessa per gli enormi danni causati dalla scossa di domenica”. Il vicepremier, Antonio Tajani, ha affermato inoltre che “ancora non c’è stato nessun contatto con Angelo Zen”, l’unico italiano disperso.

Miracoli all’interno del disastro

Si sono verificati dei veri e propri miracoli durante le operazioni di soccorso. Ad Aleppo, in Siria, i soccorritori hanno tratto in salvo una neonata il cui corpicino era ancora attaccato attraverso il cordone ombelicale a quello della mamma, che l’ha partorita e poi è morta sotto le macerie. La piccola, invece, è rimasta miracolosamente in vita. Subito dopo, è stata portata in ospedale. I medici che l’hanno in custodia assicurano: “Ce la farà”. Poi a Salqin, sempre in Siria, una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie per 40 ore. Infine, come riporta la Bbc, ad Hatay un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore.

Proteste tra le macerie. Erdogan arrivato a Kahramanmaras

È scattata la protesta dei terremotati contro i ritardi nei soccorsi in alcune zone distrutte dal sisma. Le temperature gelide a Gaziantep hanno portato alla drastica decisione di tagliare i tubi del gas per evitare le esplosioni. Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, contestato dai superstiti, è arrivato a Kahramanmaras, città turca a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto. “Al momento i feriti sono 49.133 e gli edifici distrutti sono 6.444” ha affermato Erdogan parlando alla stampa. Il presidente turco ha fatto anche sapere che presto molti sfollati saranno trasferiti in alberghi ad Antalya, Alanya e Mersin, località marittime nel sud della Turchia. Il leader turco presto visiterà anche Adiyaman, dove ha perso la vita Yakup Tar, un deputato del partito di Erdogan, Akp, originario di quella località.

Il Papa alle vittime del sisma: “Prego per voi”

Papa Francesco, al termine dell’udienza generale, ha rivolto le sue preghiere verso i cittadini turchi e siriani. “Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità”. Inoltre, ha elogiato l’impegno dei soccorritori e ricordato il passato difficile delle zone coinvolte dal sisma. “Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Antonino Casadonte

Mi chiamo Antonino Casadonte e vengo da Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue, Letterature comparate e Traduzione interculturale all'Università di Perugia. Oltre ad essere un esperto di lingue, letterature e culture, sono un grande appassionato di giornalismo e di calcio. Per questo motivo, nel futuro sogno di coniugare le mie due passioni e di diventare giornalista sportivo.