"The Report", il filmdi Amazon che svelale atrocità della Cia

La storia narra le torture ai detenuti dopo l'attentato dell'11 settembre

L’11 settembre porta alla memoria collettiva l’immagine di due aeroplani che si scontrano contro le Torri Gemelle, edificio simbolo dell’economia a doppia velocità che soverchiava New York. Tutto quello che è accaduto in seguito a quella giornata che ha cambiato la storia moderna è noto. O quasi.

Perché pochi sanno quali siano stati i piani dell’intelligence statunitense impegnata nella ricerca della verità, facendo ricorso alle torture di ultima generazione: waterboarding, acqua gelata, incatenamenti, musica heavy metal ad alto volume, privazione del sonno e seppellimento in una cassa piena di insetti. Immagini crude, difficile da mostrare, ma che sono presenti nel film “The Report”, pellicola di Scott Burns prodotto da Amazon. Sarà nelle sale italiane il 18 novembre per risvegliare lo spirito sopito degli spettatori almeno fino al 20.

È la storia di un portaborse Daniel Jones (interpretato da Adam Driver) che svela il programma di torture che la Cia ha applicato a 119 detenuti, arrestati dopo l’11 settembre, dall’analisi di un rapporto commissionatogli da un gruppo di senatori guidati dalla dem Dianne Feinstein (Annette Bening ne vesti i panni). Il report è di 525 pagine riassunto del fascicolo composto da 6700 a tutt’oggi secretato. L’indagine della CIA sulla questione è stata approfondita ma l’ex presidente Barack Obama prese la decisione esplicita di non proseguire le indagini.

Senza il lavoro implacabile di Jones, però, non avremmo mai potuto conoscere le profondità in cui la CIA è caduta dopo l’11 settembre. Il film affronta la questione anche su come e quando i membri del Congresso decidono di sfruttare il giornalismo per i propri scopi e pone una riflessione sui ruoli degli informatori e su chi vuole ribellarsi al segreto ufficiale. Un’ulteriore tarlo posto nella mente degli elettori americani in pieno caso impeachment del presidente Donald Trump.

Serena Console

Laureata in lingua e cultura orientale (cinese e giapponese) e in Professioni dell'editoria e giornalismo, ha conseguito il tesserino da Pubblicista nel 2017. Attualmente collabora con Radio Bullets, dove si occupa di approfondimenti sulla cultura e società cinese; nel weekend cura il Notiziario Orientale con tutte le notizie dall'Estremo Oriente.