epa06390266 US President Donald J. Trump (C) delivers remarks on efforts his administration has made to increase deregulations, in the Roosevelt Room of the White House in Washington, DC, USA, 14 December 2017. Also in the picture is Secretary of the Interior Ryan Zinke (L). EPA/MICHAEL REYNOLDS

Trump, dopo il web le tassevoto finale su riforma FiscoIeri la telefonata con Putin

Il presidente Usa ringrazia il Cremlino e festeggia taglio epocale delle imposte

Donald Trump festeggia. Nel pieno dell’uragano molestie, scoppiato in seguito alle denunce di una lunga lista di donne, il presidente americano è alle prese con le nuove accuse della Cia. Il fronte è quello del Russia-Gate: tv e media americani sono concentrati sull’audizione del figlio, Donald Trump Junior, che ieri per oltre nove ore ha dovuto rispondere alle domande della Commissione Intelligence del Senato sui suoi contatti con i russi. E l’inquilino della Casa bianca deve ancora riprendersi dopo il colpo subito in Alabama, con l’elezione del democratico Doug Jones nella roccaforte repubblicana e la sconfitta dell’ex giudice della Corte Suprema caro all’estrema destra del Gop, Roy Moore. Ma The Donald, duro a morire, infila due successi, uno dietro l’altro: l’abolizione della Net Neutrality, riforma simbolo dell’era Obama, e il taglio delle tasse. Ieri la Commissione Federale per le Comunicazioni ha cancellato la neutralità del web: più spazio e più velocità a chi paga.

Oggi è il giorno decisivo per la battaglia sul Fisco. “Per Natale, voglio regalare agli americani un gigantesco taglio delle imposte”, aveva annunciato ieri il presidente degli Stati Uniti. In queste ore al Senato è in corso una battaglia all’ultimo voto su quella che rappresenta la più grande riforma fiscale dai tempi di Reagan: un taglio netto dei contributi a favore della classe più abbiente e delle grandi aziende. Trump è sicuro della vittoria, anche se cinque voti, all’interno della maggioranza repubblicana, restano in bilico.

Nella serata di ieri poi è arrivata la telefonata con il premier russo Vladimir Putin. Trump e il capo del Cremlino hanno discusso a lungo della crisi coreana, e il leader russo ha elogiato le aperture del segretario di Stato Tillerson. Il presidente americano ha ringraziato il suo omologo russo per le parole di apprezzamento durante la sua conferenza stampa di fine anno, “per aver riconosciuto la forte performance economica degli Stati Uniti”. Putin, che in conferenza stampa ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali, ha fatto riferimento al capo della Casa Bianca chiamandolo per nome, e ha negato tutte le accuse mosse dai servizi americani e dall’FBI sulle interferenze nella campagna elettorale che ha segnato la vittoria del tycoon newyorkese. I contatti tra Mosca e Trump sono stati “inventati dai democratici americani per dipingere il presidente Usa come un capo di Stato illegittimo”, ha concluso Putin.

Siria Guerrieri

Dottore di Ricerca, giornalista con la passione per Politica ed Esteri fin dai tempi dell’università. Nel 2010 e nel 2011 è a Washington DC per una borsa post-doc. Dal 2014 al 2016 collabora con la redazione di Rassegna, Rassegna.it e Liberetà, occupandosi di esteri e politiche dell'Unione Europea.