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Kiev: ribelli hanno bombardato un asilo

Ucraina, i separatisti
colpiscono un asilo
Sale la tensione

Usa, dubbi sul ritiro delle truppe russe

Prosegue il lavoro della diplomazia

di Paola Palazzo17 Febbraio 2022
17 Febbraio 2022

L’esercito di Kiev ha reso noto che le forze separatiste appoggiate dalla Russia nell’Ucraina orientale hanno sparato colpi di mortaio contro un villaggio nell’autoproclamata repubblica di Lugansk, colpendo un asilo. Secondo i militari, non ci sono stati feriti. A riportare la notizia è stato il Guardian, che ha pubblicato alcune immagini dell’edificio danneggiato nel villaggio di Stanytsia Luhanska e diffuse dagli ufficiali militari ucraini. Nella notte i ribelli filo-russi dell’autoproclamata repubblica di Donetsk avevano accusato l’Ucraina di aver aperto il fuoco quattro volte nelle ultime 24 ore. L’accusa è stata smentita da Kiev. Ciò nonostante “episodi di bombardamenti multipli lungo la linea di contatto nell’Ucraina orientale” sono stati registrati nelle prime ore di oggi dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Per gli Usa, quello del ritiro delle truppe dal confine con l’Ucraina è stato un annuncio “falso” da parte della Russia, che invece ha schierato altri 7.000 soldati.

L’escalation della tensione nel Donbass è sotto stretta sorveglianza del Cremlino che sta monitorando l’enorme potenziale offensivo delle forze ucraine di stanza lungo la linea di contatto. “In effetti, leggiamo e vediamo i rapporti da lì – ha dichiarato il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov – Naturalmente, il nostro esercito ha più informazioni, considerando i dati provenienti da fonti speciali. Ma è ovvio anche senza tali informazioni che le tensioni stanno aumentando”. Peskov ha inoltre sottolineato che il ritiro delle truppe russe dal confine con l’Ucraina richiederà tempo.

Intanto, questa mattina, il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio e il suo omologo russo Serghei Lavrov si sono incontrati a Mosca per discutere della crisi ucraina. Secondo Di Maio “c’è tutta la disponibilità russa a trovare una soluzione diplomatica”. Nel corso della conferenza stampa Lavrov ha assicurato che oggi stesso il Cremlino invierà una lettera di risposta agli Stati Uniti, che sarà resa pubblica. Per gli Usa, quello del ritiro delle truppe dal confine con l’Ucraina è stato un annuncio “falso” da parte della Russia, che invece ha schierato altri 7.000 soldati.

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