Soldati ucraini al fronte / Foto Ansa

Offensiva di Kiev su Melitopol e MariupolGli oligarchi contro Putin

Da Mosca armi nucleari in Bielorussia Cina: "Servono sforzi per la pace"

KIEV – Diverse esplosioni questa mattina hanno colpito le città occupate di Mariupol e Melitopol. A seguito del “bombardamento – fa sapere l’amministrazione moscovita – un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate e 4 persone sono rimaste ferite”.

Mosca intanto accusa la Nato di partecipare direttamente al conflitto mentre per il presidente russo Vladimir Putin l’Occidente sta cercando di creare un nuovo asse per cancellare la Russia. Fornendo armi a Kiev, l’Occidente “ha oltrepassato tutte le linee rosse”, ha dichiarato, definendo i paesi occidentali come “istigatori e mandanti” della guerra.

Ad Ovest continuano le preoccupazioni per la volontà espressa dal Cremlino di dispiegare in Bielorussia armi nucleari tattiche indipendentemente dalla reazione dell’Occidente. “Senza dubbio, tale reazione non può influenzare i piani della Russia”, ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. A questo proposito Kiev ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Soddisfatta invece la Cina. Nelle circostanze attuali, “tutte le parti dovrebbero concentrarsi sugli sforzi diplomatici per risolvere pacificamente la crisi ucraina e promuovere di concerto l’allentamento delle tensioni”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning replicando a una domanda proprio sulle armi nucleari tattiche.

Nella mattina di lunedì è stata diffusa da Novaya Gazeta Europa e dai media ucraini una conversazione telefonica presumibilmente tra il miliardario russo Farkhad Akhmedov e il produttore musicale Iosif Prigozhin in cui dicono che “Putin ha seppellito la Russia, ha fottuto tutti e tutto, l’intero Paese, l’intera popolazione”.

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.