Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco | Foto Ansa

"A novembre lascio"Il saluto di Ignazio Viscogovernatore di Bankitalia

Utile lordo ridotto a 5,9 miliardi Bilanci in rosso per il rialzo dei tassi

ROMA – “Quella odierna è l’ultima assemblea che presiedo come governatore; il prossimo mese di novembre lascerò la guida dell’Istituto, nel quale feci ingresso nel 1972”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea dei partecipanti al capitale.

Visco è stato nominato al vertice di Bankitalia il 1 novembre del 2011 e ha fatto ingresso nell’Istituto nel 1972: “Nei dodici anni da me vissuti al vertice della Banca, importanti cambiamenti sono intervenuti nell’esercizio delle funzioni dell’Istituto”.

Il cambio della politica monetaria avviato dalla Bce con il rialzo dei tassi, la riduzione graduale degli acquisti dei titoli e la stretta sulle operazioni di rifinanziamento delle banche a condizioni favorevoli, stabilisce il passivo e la riduzione del bilancio della Banca d’Italia del 2022 che sarà ancora più accelerato nel 2023.

Il governatore si è soffermato sul fondo rischi generali, per far fronte a questa situazione: “Alimentato quest’anno con un accantonamento di 2,5 miliardi, raggiungendo i 35,2 miliardi”. Nei prossimi anni quindi “la Banca d’Italia e le altre banche dell’Eurosistema si troveranno a fronteggiare risultati lordi negativi, prima che gli utili tornino gradualmente a crescere dopo il biennio 2023-2024”.

Il bilancio

In altri passaggi durante il suo discorso all’assemblea della Banca d’Italia è stato presentato anche il bilancio: “Il risultato lordo della Banca, prima delle imposte e dell’accantonamento al fondo rischi generali, si è ridotto, passando da 9,2 a 5,9 miliardi”.

Visco ha poi approfondito le cause della diminuzione: “A causa soprattutto della contrazione del margine di interesse per 1,5 miliardi e delle maggiori svalutazioni sui titoli valutati al mercato”.

Infine il governatore della Banca d’Italia ha ribadito come: “Il rialzo dei tassi  di riferimento della Bce ha determinato un aumento immediato del costo della passività di bilancio, rappresentate soprattutto dai depositi delle banche e dal saldo debitorio TARGET”. In rapporto a quest’ultimo non c’è stato un rispettivo aumento del rendimento delle attività di politica monetaria.

Rosario Federico

Nato a Napoli il 20 giugno 1998. Laureato in Scienze della Comunicazione, Informazione e Marketing alla LUMSA. Master di I livello in Radiofonia all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Appassionato di Cinema e Serie Tv.