Un giorno nella "Nuvola"per "Più libri più liberi"pagine, ragazzi, incontri

La fiera della piccola e media editoria in corso a Roma fino all'8 dicembre

Gli insegnanti che radunano i bambini, la lunghissima fila all’ingresso riservato alle scuole, l’atmosfera generale “da gita”.

La mattina di giovedì 5 dicembre a Più libri più liberi è appannaggio dei ragazzi, radunati ai fianchi dei corridoi del Roma convention center – La nuvola, mentre i professionisti del settore (scrittori, editori, giornalisti) arrivano poco alla volta.
Perlomeno verso le 10.30, quindi, la struttura progettata da Massimiliano Fuksas è monopolio dei giovanissimi. Si fermano curiosi a sfogliare i libri in esposizione, per quanto non abbiano tempo di indugiare, perché – ricordano i maestri – bisogna “restare in gruppo”. Eppure alle 13, quando tornano a casa, in parecchi tengono in mano un volume appena comprato: lo sfogliano, lo leggono, lo condividono coi compagni. L’immagine non sfugge agli operatori televisivi e agli espositori, ai quali scappa pure un sorriso soddisfatto.

Appunto, gli espositori. Alla diciottesima edizione il fulcro dell’evento restano loro, quasi tutti disposti – stand dopo stand – nel piano terra della Nuvola, con “Più libri più liberi” che ne ospita 520 provenienti da tutta Italia. L’occasione – promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori – è appunto la “Fiera nazionale della piccola e media editoria”, aperta fino al prossimo 8 dicembre.

Tradotto: niente colossi del settore, ma la nicchia di minimum fax, i trattati di filosofia ultra-contemporanea di Nero, i fumetti di Bao Publishing. O l’editoria per ragazzi di Artebambini, i celebri Adelphi, i versi di Interno Poesia.

“Concentrarci solo sulla poesia – spiegano loro – ci permette di lavorare in maniera verticale: fare poche cose, ma farle bene”. Insomma piccoli modelli, spesso legati all’editoria indipendente. Ma efficienti e in crescita: solo all’estero, per esempio, secondo l’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori nel 2019 sono stati ceduti 8.569 diritti, con un +8.7 % rispetto al 2018.

Dal secondo livello della struttura fino alla sala Nuvola sboccia invece l’altra anima della manifestazione: gli incontri. In totale 670 in cinque giorni. Il 5 dicembre si è aperto con un’intervista a Olga Misik: la 17enne attivista russa che a Mosca, durante una manifestazione per la democrazia, è stata arrestata per aver letto degli articoli della Costituzione. La ragazza appartiene alla “generazione Putin”, ovvero coloro che – in quanto nati dopo il Duemila – hanno avuto solo Putin come capo di Stato. “Leggere quei passaggi è stato un gesto d’istinto”, ha raccontato a una platea in gran parte coetanea. Più in là con gli anni era il pubblico dell’incontro fra il direttore del quotidiano la Repubblica Carlo Verdelli e i suoi collaboratori Riccardo Luna e Michele Serra. Tema: il futuro del giornalismo. “Negli ultimi anni ha perso valore la carta, che è rimasta solo un feticcio della mia generazione”, ha spiegato lo stesso Serra. “Ma non sta perdendo valore il giornalismo: si tratta, ora come allora, di mettere in fila delle parole, indipendentemente dal formato”.

E mentre nel primo pomeriggio il dibattito inter-generazionale fra il fumettista Zerocalcare e il cantante Max Pezzali si prende l’attenzione di fan e scolaresche rimaste, al piano terra l’esposizione assume un volto prettamente adulto. Ci sono curiosi, e ci sono addetti ai lavori. Più libri più liberi è soprattutto questo: portare al grande pubblico titoli e collane che, altrimenti, finirebbero inosservati nelle grandi librerie.