A man poses with a magnifier in front of a Facebook logo on display in this illustration taken in Sarajevo, Bosnia and Herzegovina, December 16, 2015. REUTERS/Dado Ruvic/Illustration/File Photo GLOBAL BUSINESS WEEK AHEAD PACKAGE - SEARCH "BUSINESS WEEK AHEAD JULY 25" FOR ALL IMAGES - RTSJGEL

Un pulsante per le bufale

Facebook inizia una guerra
contro le “fake news”

Zuckerberg: “I contenuti del social network
non hanno influenzato le elezioni americane"

Facebook introduce una novità: un pulsante per segnalare le bufale. Il social network più famoso del mondo vuole diventare uno strumento attendibile di diffusione delle notizie e un caleidoscopio di contenuti di eccellenza.

Adam Mosseri, vice presidente del colosso informatico e responsabile del News Feed, ha annunciato che sarà avviata una collaborazione con siti come Snopes, Abc News e Factcheck.org, che decideranno se contrassegnare le news come dubbie o meno.

L’idea è quella di sviluppare un bottone attraverso il quale gli utenti possano segnalare le notizie false. Successivamente gli articoli saranno inviati alle organizzazioni di fact-checking, che sceglieranno se contrassegnare la news come “false” oppure no: nel primo caso, un link spiegherà i motivi della decisione. Le notizie ritenute inattendibili continueranno ad apparire nel “News Feed”, con una ridotta visibilità e un link che ne spiegherà la natura. 
In un post su Facebook Mosseri scrive: “Crediamo che sia fondamentale dare voce alle persone e che non possiamo essere noi gli arbitri della verità. Ci occuperemo di questo problema con attenzione”.


Una vera e propria guerra alle notizie false. La decisione è stata presa dopo settimane di discussioni sul problema delle bufale e della loro grande diffusione sui social media. Proprio per questo motivo Facebook ha deciso di agire per risolvere il problema delle “Fake news”, tanto criticate in occasione delle ultime elezioni americane. Il social network era stato messo sotto accusa per l’incapacità di gestire le notizie false.

“Le bufale su Facebook non hanno influenzato le elezioni”, lo dice Mark Zuckerberg che non vuole sentir parlare della sua creatura come uno strumento “pro Trump”. “Di tutti i contenuti su Facebook, più del 99% di quello che la gente vede è autentico. Solo una piccola percentuale è costituita da notizie false e bufale. Nel complesso è altamente improbabile che le bufale abbiano modificato l’esito delle elezioni americane”, conclude Mr Facebook.

Nancy Calarco

Nasce a Bologna nel 1993. Frequenta la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, laureandosi in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Ha studiato inglese a Toronto ottenendo il certificato linguistico IELTS. Ha svolto l’Erasmus Placement a Londra lavorando per una società di consulenza. Appassionata di libri, viaggi e fotografia, estremamente critica e curiosa.