Il presidente turco Ergodan e il presidente russo Putin durante il loro colloquio a Sochi | Foto Ansa

Putin, aperti i negoziatiper l'accordo sul granoVertice a Sochi con Erdogan

Tajani, in missione in Cina "Accordo positivo per la pace"

SOCHI – All’inizio del colloquio con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan a Sochi, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che Mosca è aperta ai negoziati per l’accordo sul grano. Dopo l’uscita di Mosca dall’accordo nel luglio scorso, infatti, e i continui bombardamenti russi sui siti ucraini del Mar Nero, la tensione è sempre alta.

La via della diplomazia

L’incontro di oggi potrebbe essere un passo verso la pace, ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al momento in missione in Cina. “Credo che si debba fare di tutto per trovare un accordo su tutte le questioni che riguardano la guerra. L’accordo sulla via del Mar Nero, che deve portare grano anche a molti Paesi africani – ha continuato – deve essere perseguito”. Tajani, inoltre, si sta impegnando affinché Pechino assuma il ruolo di mediatore e chieda a Mosca di fare un passo indietro. “Non è facile, la guerra non si concluderà con qualche settimana, ma noi non dobbiamo mai rinunciare alla via della diplomazia”. Tutte le iniziative di pace, ha concluso, devono essere sostenute “perché il percorso della diplomazia porta a una pace giusta che significa indipendenza dell’Ucraina, non resa del Paese”.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi | Foto Ansa

La missione in Cina

Il vicepremier Tajani è atterrato sul suolo cinese domenica 3 settembre. La sua visita, che durerà fino al prossimo 5 settembre, è mirata ad accrescere i rapporti bilaterali tra Italia e Cina. Fondamentale portare il messaggio dell’Italia che intende continuare a collaborare con la Cina, nonostante il ritiro di Roma dalla Belt and Road Initiave – la Nuova Via della Seta –, un piano di infrastrutture globali promosso da Pechino al quale l’Italia aveva aderito nel 2019. Il viaggio di Tajani, che è visto come l’apertura della strada a una futura visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, offre l’opportunità alle due parti di considerare quanto peso avrà la cooperazione Bri nei legami Cina-Italia e quali sarebbero i maggiori impatti se Roma decidesse di non rinnovare il memorandum di adesione.

Sofiya Ruda

Sono nata nel '97 a Lviv e vivo a Roma da quando avevo due anni. Laureata in Interpretariato e traduzione e in Lingue e letterature straniere, voglio diventare una giornalista per raccontare cosa succede ogni giorno nel mondo.