A volte ritornano
Galliani vuole presidenza Lega
Lasciò nel 2006 per calciopoli

L’A.D del Milan, in uscita anche da Fininvest
Non vuole abbandonare il calcio

Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Adriano Galliani ama molto Venditti e più volte ha citato questa parte di Amici Mai per indicare i ritorni dei grandi ex del passato. Kakà, Sheva e Balotelli. Ma stavolta l’ amore che non finisce e ritorna potrebbe essere il suo. Ovvero la presidenza della Lega Calcio. Marco Iaria infatti, sulla Gazzetta di oggi,  scrive che l’amministratore delegato uscente starebbe valutando l’ipotesi di un ritorno alla guida dei club di A.

Galliani era stato presidente dal 2002 al 2006 e se ne era andato dopo il deferimento del Milan a causa dello scandalo “calciopoli”. Galliani avrebbe già annunciato che, dopo il closing con i cinesi, cesserà anche il rapporto di collaborazione con Fininvest, con cui ha un contratto fino al 2019. Non se la sente di ricoprire un ruolo extra-calcio, mondo in cui si trova da 36 anni, dal 1975, quando comprò il Sant’Angelo Lodigiano. Poi Monza e Milan. Impensabile anche vederlo in un’altra squadra in Italia, trasuda in rossonero. E la pista estera è difficilmente percorribile.

La lega sarebbe la soluzione ideale. Lui non la esclude, anche se dovrebbero cambiare molte cose in via Rossellini. Prima di tutto lo statuto, dal momento che proprio nel 2006 era stato modificando togliendo autorità al presidente, a.d e consiglio e rimandando ogni decisione importante all’ assemblea. Il nuovo assetto, su cui stanno lavorando le società, darebbe maggiore flessibilità, delegando la parte commerciale e operativa al consiglio e lasciando ai club la divisione della torta dei proventi.

Sul nome di Galliani sarebbero quasi tutti d’accordo. Da verificare la posizione della Juventus, decisa a dare una svolta in campo europeo al prodotto serie A, e i presidenti delle piccole, da sempre scettici alle figure forti in  Lega.

Fabio Simonelli

Nato a Varese il 5/10/1993, ha frequentato il liceo classico ed è laureato in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parla correttamente quattro lingue, e nel 2016 ha completato la sua formazione con un’esperienza all’estero alla UBA (Universidad de Buenos Aires).