“4 marzo Lucio Dalla”: tributo per ricordare l’artista scomparso un anno fa.

“Ciao Lucio, la tua Piazza Grande ti saluta”. Con queste parole Gianni Morandi ha dato il via a Piazza Maggiore al concerto “4 marzo”, dedicato a Lucio Dalla, cantando virtualmente insieme a lui – grazie a un video – la canzone ‘Vita’. Il cantautore avrebbe compiuto 70 anni, ma è scomparso improvvisamente un anno fa. Dopo Morandi, è stata la volta di Renato Zero con ‘L’anno che verrà’. Parola d’ordine niente commemorazioni, niente tristezza, anche se il clima di partecipazione nel cortile d’onore di Palazzo D’Accursio – dove un anno fa esatto c’era stato il feretro allestito per la camera ardente – era il medesimo. Stesso luogo, stessi volti, a cominciare da Luca Carboni, Ron e Samuele Bersani. “Se Lucio fosse qui si divertirebbe un mondo, se ci vedesse riderebbe” dice Gaetano Curreri degli Stadio. “E’ una serata molto strana, anomala, unica” spiega Carboni. “E’ grazie a Lucio, uno degli artisti più grandi, che ho fatto questo mestiere nella vita”, racconta Pierdavide Carone, che ha duettato per ultimo con lui, al Sanremo 2012, con ‘Nanì’. Rientra anche il filo di polemica nata attorno alle parole di Samuele Bersani per la scelta di mettere in scaletta anche qualche brano non scritto da Dalla. “Nessuna polemica – spiega ai cronisti dietro al palco – sono stato frainteso, io parlo per amore, forse dovevo essere più democristiano, ma ho il cuore ‘scemo’, non c’è nessun rischio che questa serata diventi un Festivalbar”. Piuttosto, conclude, “c’è un clima molto bello, denso, un po’ tutti abbiamo l’impressione che debba sbucare fischiettando da un angolo della piazza”. Quanto all’assenza di Francesco De Gregori che non se l’è sentita di salire sul palco Bersani ha commentato “anch’io delle volte non mi sono sentito di andare a dei funerali o a delle feste, ognuno deve fare ciò che si sente”.
E mentre in via D’Azeglio risuonava la voce di Dalla, diffusa da tutti i commercianti della via, dove abitava, sotto la sua casa e il suo balcone in molti si sono fermati a guardare “l’ombra” dell’artista che suonava il sax tra i gabbiani. Un’opera allestita per ricordarlo. E ancora un mosaico tra video e musica, con Stefano di Battista e Mengoni che ha cantato ‘Tu non mi basti mai’. Sulla scena la band storica di Dalla e l’intera squadra del Bologna Calcio che ha improvvisato il balletto di ‘Attenti al lupo’. A fare da sfondo alle voci degli amici e artisti del grande Lucio non sono mancate le maglie rosso-blu con dietro i numeri a comporre la scritta 4 marzo 1943 (la sua data di nascita).

 Mariangela Cossu