BOLOGNA – I lavoratori di Yoox Net a Porter scendono in campo contro l’annuncio di licenziamento collettivo da parte del colosso dello shopping online nelle sedi di Bologna e Milano. Filcams, Fisacat e Uiltucs, sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, hanno infatti comunicato “uno stato di agitazione con un pacchetto di 16 ore di sciopero, ancora da calendarizzare nelle assemblee sindacali che si terranno nei prossimi giorni”.
Paglia: “Modalità del provvedimento inaccettabile”
La decisione è arrivata in seguito all’apertura della procedura di licenziamento dichiarata dall’azienda, che prevede lo scioglimento del contratto di 211 dipendenti, di cui 160 nelle sedi di Bologna e 51 a Milano. Per l’assessore al lavoro della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia, la modalità del provvedimento “è inaccettabile e irrispettosa, considerati gli accordi del Patto per il lavoro e per il Clima della nostra regione”, specie perché “durante le interlocuzioni dei mesi passati, nel periodo precedente alla vendita dell’azienda, i lavoratori erano stati rassicurati dall’acquirente sul mantenimento dei livelli occupazionali”. A fargli eco le dichiarazioni di Mariano Vendola, funzionario Filcams Bologna, che ha sottolineato come “la decisione getta nel panico molti lavoratori, entrati giovanissimi all’interno dell’azienda, che si troverebbero dall’oggi al domani senza aver la possibilità di reimpiegarsi, con alle spalle una famiglia da tutelare”.
L’azienda “unicorno” e la valutazione da un miliardo di dollari
Nata dalla mente dell’imprenditore emiliano-romagnolo Federico Marchetti nel 2000, Yoox Net a Porter ha rivoluzionato il commercio online della moda di lusso. Dallo status iniziale di start up “unicorno” emiliana, l’azienda è stata in grado di raggiungere, senza essere quotata in Borsa, una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari. Nel 2015 arriva così la fusione con la britannica Net à Porter, prima del passaggio di mano del 2018, quando Ynap viene acquistata dal colosso svizzero Richemont, proprietario degli orologi Cartier e delle penne Montblanc. A ottobre dello scorso anno, Richemont sottoscrive un accordo per la vendita alla tedesca Mytheresa, completato nella scorsa primavera.