ROMA – Sono giorni concitati per il futuro di San Siro, lo storico impianto sportivo di Milano. C’è chi sostiene che si possa ancora continuare a giocare nella Scala del Calcio e chi – invece – ritiene necessario l’abbattimento e la costruzione di un nuovo impianto in grado di ospitare le gare di Milan e Inter, oltre agli impegni della Nazionale. Il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, intervistato da Repubblica, sembra avere le idee chiare a riguardo: “È doloroso dirlo, ma ormai è uno stadio inadeguato”.
“Niente Europeo a Milano? Sarebbe una figuraccia incalcolabile”
A conferma di questo, anche il blocco da parte della Uefa per ospitare la finale di Champions del 2027. Per Simonelli il grande rischio che sta correndo Milano è quello di perdere gli Europei del 2032 in Italia. “Lasciare la città più altospendente d’Italia senza Europeo sarebbe una figuraccia incalcolabile”, è il monito del numero uno della Lega Serie A. Per lunedì 29 settembre è prevista la prima votazione del Comune di Milano riguardo al destino dell’impianto.
“Gli stadi sono asset di sviluppo”
“Una decisione – dice sicuro Simonelli – che potrebbe fare da spartiacque per orientare le amministrazioni pubbliche alle prese con analoghe situazioni, da Roma a Bologna passando per Cagliari e Napoli”. Parla così il presidente in un’altra intervista rilasciata al Sole 24 ore. Il capitale investito per la realizzazione del nuovo stadio di Milano “frutterebbe e rappresenterebbe per le due squadre (Milan e Inter, ndr) un asset di sviluppo e dunque un patrimonio per l’intera città di Milano”. Un eventuale via libera ai progetti per realizzare nuovi impianti sportivi nella Penisola – aggiunge Simonelli – “potrebbe sbloccare ben 6 miliardi di capitali”.
Il modello “Wembley”
Per gli amanti del calcio sarebbe inevitabile provare una forte nostalgia nel caso in cui San Siro venisse abbattuto. A riguardo, il numero uno della Lega Serie A è certo che “l’unico modo per mantenere la storicità di uno stadio è fare quello nuovo sulla stessa area”. Così come è stato fatto per Wembley, lo storico stadio sito nel cuore di Londra. “E’ stato abbattutto e ricostruito, ma nessuno dice sono stato al nuovo Wembley. Rimane sempre lo stadio del mito”, conclude Simonelli.