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HomePolitica Flotilla, le parole di Crosetto: “No garanzia di sicurezza fuori da acque internazionali”

Il ministro della Difesa
informa il Parlamento
dopo gli attacchi alle navi

Inviata fregata missilistica

"Gli aiuti passino per la Chiesa"

di Roberto Abela25 Settembre 2025
25 Settembre 2025

ROMA – Parla di “clima preoccupante” il ministro della Difesa Guido Crosetto durante l’informativa urgente alla Camera tenutasi nella mattina del 25 settembre. Il tema: l’attacco contro la Flotilla avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì che ha portato le opposizioni a richiedere l’intervento in aula dell’inquilino di Palazzo Baracchini. Durante il suo intervento Crosetto ha chiesto “un impegno collettivo del Parlamento”, negando le accuse mosse dall’opposizione di corresponsabilità del Governo con le azioni messe in atto da Netanyahu sulla popolazione palestinese. E anzi, ha condannato l’attacco condotto con droni predisposti al lancio di bombe sonore, urticanti e oggetti non identificati. Il titolare del dicastero ha poi annunciato che, dopo la fregata Fasan, è stato disposto l’invio di una seconda nave, la fregata missilistica Alpino, “che dispone di altre capacità” nell’area dove naviga la Flotilla, consigliando comunque agli organizzatori dell’iniziativa umanitaria di “accettare la soluzione di portare gli aiuti a Cipro attraverso la Chiesa”. L’operazione non è comunque volta a intraprendere azioni offensive contro “un Paese amico”, ha sottolineato. 

Il prosieguo in Senato e l’attacco di Meloni alla Flotilla

Spostatosi poi in Senato, alla camera alta, il ministro ha sottolineato ancora una volta l’impossibilità dell’esecutivo di poter garantire la sicurezza dei cittadini italiani a bordo delle imbarcazioni una volta che la flotta sarà fuori dalle acque internazionali.  “Si trova a 450 miglia dal punto pericoloso. Forse la gravità della situazione sfugge. Una volta entrata in acque considerate israeliane sfuggirà dal controllo e dalla possibilità di agire di tutti noi. Per questo stiamo cercando di agire ora”, ha dichiarato. 

Lo stesso Crosetto ha affermato di essere in costante contatto con il ministro degli Esteri Antonio Tajani e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nonostante la trasferta di quest’ultima a New York per l’assemblea generale dell’Onu da dove – in un punto stampa improvvisato in hotel poche ore prima del suo intervento – la premier ha attaccato l’iniziativa definita “gratuita, pericolosa e irresponsabile”. Meloni ha anche accusato le opposizioni di usare “una questione come la sofferenza del popolo palestinese per attaccare il governo”.

La risposta delle opposizioni

Non si è fatta attendere la risposta della segretaria del Pd Elly Schlein, che intervenendo alla Camera dopo Crosetto ha così commentato le parole della premier: “La Flotilla fa dispetto a lei? Al governo? Esca dalla megalomania, sulla Flotilla ci sono 44 delegazioni di diversi paesi”. Quindi la leader dem ha accusato Meloni di insultare le opposizioni, di “fare la vittima da tre anni” e di “dividere la nazione”. Una risposta in linea con le posizioni tenute dagli altri leader di opposizione. “Di fronte alla vergogna a cui stiamo assistendo, attacca chi si mobilita contro il genocidio a Gaza e chi subisce attacchi su barche che battono bandiera italiana. Una patriota al contrario”, aveva scritto nella serata di mercoledì sui social il leader del M5s Giuseppe Conte, secondo cui Meloni una domanda “dovrebbe farsela di fronte a uno specchio: come ho potuto per due anni non muovere un dito con sanzioni a Israele, embargo sulle armi, stop agli accordi militari con un Governo criminale?”. “Irresponsabile è un governo che continua a fornire aiuti militari a Israele senza sanzionare chi ogni giorno massacra donne e bambini”, ha scritto in una nota il deputato di Avs Angelo Bonelli.

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