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I Grandi del mondo a Sharm per gli accordi di pace e la ricostruzione

di Chiara Di Benedetto13 Ottobre 2025
13 Ottobre 2025

Donald Trump in Israele con il premier Benjamin Netanyahu | Foto Ansa

SHARM EL SHEIK – Il vertice di pace che va in scena oggi, 13 ottobre, a Sharm el-Sheik, entra nella storia. Sono numerosi i leader mondiali che vogliono ritagliarsi un ruolo da protagonisti. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi presiede l’evento all’International Conference Center insieme al presidente americano Donald Trump, reduce da una visita lampo di poche ore in Israele. Il fulcro dell’incontro è la cerimonia della firma dell’accordo di pace tra Israele e Gaza, ma i punti da discutere sono ancora molti.

Gli obiettivi del vertice

Lo scopo principale dell’incontro è suggellare la pace di fronte al mondo intero e consolidare il sostegno diplomatico. Si parlerà del futuro di Gaza e dei palestinesi, della costituzione di un’amministrazione transitoria che consenta la ricostruzione della Striscia e garantisca la sicurezza dei suoi abitanti. Il piano di pace di Trump prevede, infatti, la formazione di una Forza di Stabilizzazione Internazionale temporanea da dispiegare immediatamente a Gaza. Si dovrà poi definire la questione degli aiuti umanitari e del futuro politico della Striscia. Da giorni si parla di una governance provvisoria, formata da un comitato di “tecnocrati e apolitici”, guidata dall’ex primo ministro britannico Tony Blair, ma ancora niente è certo. The Donald vorrebbe che il vertice fosse l’occasione per ampliare e rilanciare gli Accordi di Abramo e per normalizzare i rapporti tra Israele e i Paesi arabi.

I protagonisti del vertice

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non sarà presente, al contrario di quanto trapelato nelle scorse ore, per via dell’inizio della festività di Simchat Torah. Dopo il discorso di Trump alla Knesset, il primo ministro israeliano ha ringraziato il presidente Usa, assicurandogli che “rimarrà iscritto nella Storia di Israele” e definendolo “il migliore amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”, auspicando che “i prossimi siano anni di pace sia in Israele che fuori”.  Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen invece ci sarà, e con lui numerosi leader europei tra cui Emmanuel Macron, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdogan, Pedro Sanchez, Friedrich Merz, Antonio Costa, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres e la premier italiana Giorgia Meloni. “Oggi è una giornata storica”, ha dichiarato la presidente del Consiglio sui social, ribadendo l’importanza del contributo italiano allo sforzo collettivo per la realizzazione del piano di pace. Tra i leader dei 22 Paesi presenti ci saranno anche i rappresentati di Canada, Giappone, India, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrein, Pakistan, Indonesia, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, Grecia e Cipro. Tutti ansiosi di assistere alla storia.

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