FIRENZE – La riconferma in Toscana di Eugenio Giani come presidente è il risultato di una regione “che decide con autonomia, col suo cervello e con i valori di libertà, democrazia e valori di giustizia sociale”. Lo ha dichiarato nel suo discorso di vittoria il candidato del centrosinistra dopo aver confermato il suo secondo mandato con il 53,9% delle preferenze battendo l’avversario Alessandro Tomasi che si è fermato al 40,9%.
Un risultato che per la segretaria del Pd Elly Schelin “dà gioia e speranza”. Soprattutto dopo le ultime sconfitte del campo largo che ha già perso contro il centrodestra le regionali sia in Calabria che nelle Marche. Il Giani bis però per i dem sarebbe invece il risultato sperato e raggiunto da una “coalizione progressista che smentisce con i fatti”, ha sottolineato la dem Schelin. Nel centrodestra intanto la sconfitta più amara è quella della Lega che non arriva al 5%. Un risultato che fa puntare il dito contro Roberto Vannacci, il principale accusato della debacle del Carroccio. La Lega teme ora le prossime elezioni, in particolare quella nel Veneto.
A restare invariato e preoccupante è invece il risultato dell’affluenze in cabina elettorale, che come per le precedente non raggiunge il 50% e in Toscana crolla al 47%, un numero particolarmente amaro per la regione che ha sempre collezionato il maggior numero di affluenza.