WASHINGTON – Attesa per l’incontro di oggi (17 ottobre) tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello statunitense Donald Trump. Sul tavolo la fornitura di missili Tomahawk e la Russia. La posizione di Washington è chiara: o Mosca parlerà con Kiev o gli Usa supporteranno l’Ucraina in una controffensiva. L’obiettivo è porre fine alla guerra russo-ucraina, come dimostra pure l’appuntamento fissato tra Vladimir Putin e Trump a Budapest, nei prossimi giorni, dopo la telefonata di ieri tra i due leader.
Trump vuole la pace ma frena sui Tomahawk
Dopo aver contribuito alla tregua in Medio Oriente, Trump non vuole più fermarsi. E rilancia sul conflitto russo-ucraino, che già aveva promesso di risolvere. The Donald, dopo sforzi diplomatici che non hanno portato alla pace, ha intenzione di stringere i tempi. Dopo che Mosca ha rifiutato di negoziare con Kiev e di organizzare un incontro diretto tra i due presidenti, Trump incontra oggi l’omologo ucraino. È la sesta volta da quando è tornato alla Casa Bianca. Ma questa è diversa. L’inquilino dello Studio Ovale ha detto infatti che l’Ucraina vuole lanciare una controffensiva contro la Russia. Come? Attraverso i missili da crociera Tomahawk. Il presidente ucraino ha dichiarato di aver incontrato i funzionari di un’azienda statunitense che li produce insieme ai sistemi Patriot, che Kiev ha richiesto per potenziare le difese contro il Cremlino. Ma Trump frena. Gli Stati Uniti non possono “esaurire” le proprie scorte dei missili a lunga gittata.
Verso il nuovo vertice Putin-Trump
Mentre ieri Trump ha sentito telefonicamente Putin, a due mesi dall’ultima volta. “Un grande progresso” ha sintetizzato il presidente statunitense. In questi giorni ci sarà anche un incontro tra consiglieri di alto grado russi e americani, in vista del vertice tra i due omologhi. La data è da confermare, ma non c’è dubbio sul luogo: Budapest. Grande la soddisfazione del premier ungherese Viktor Orban: “Una grande notizia per chi vuole la pace, siamo pronti”, ha detto sui social. Lo stesso primo ministro ungherese, dopo aver sentito Washington, parlerà con Mosca. Al centro l’incontro tra i due presidenti che dovrebbe porre fino al conflitto in Ucraina. “I ministri degli Esteri stanno cercando di risolvere le questioni in sospeso e poi potranno incontrarsi a Budapest una settimana dopo”, ribadisce Orban.