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HomeEconomia Manovra 2026, arriva l’ok della Ragioneria. Intesa su banche, dietrofront su affitti brevi

La manovra inviata al Governo
Accordo con le banche
No a stretta su affitti brevi

FI: "Dividendi? No ad aumenti punitivi"

Question time alla Camera oggi alle 15

di Pietro Bazzicalupi22 Ottobre 2025
22 Ottobre 2025

ROMA – La manovra prende forma. Tra trattative in corso e punti fermi, il disegno di legge di bilancio 2026, salito a 154 articoli rispetto ai 137 della bozza circolata nei giorni scorsi, è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato e inviato a Palazzo Chigi. 

L’accordo con gli istituti bancari

Il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, e la delegazione dell’Abi hanno raggiunto un accordo di massima sul fronte banche. Gli istituti di credito verseranno 11 miliardi in tre anni, di questi 4,4 miliardi nell’immediato. Un contributo “importante” per sostenere la legge di bilancio, come ribadito dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

Giorgetti ha anche messo l’accento sul confronto “schietto e costruttivo” con gli istituti di credito, elogiando “lo spirito di collaborazione del sistema bancario”. Ma prima che il testo arrivi in Parlamento, i nodi da sciogliere restano molti, specie sulle misure fiscali che le banche vorrebbero rivedere. Intanto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha avvertito: “Serve riflessione su garanzie pubbliche prestiti”.

Le reazioni e il nodo affitti brevi

Sul fronte politico, il monito arriva dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani: “No a modifiche punitive sulla tassazione dei dividendi”. La preoccupazione si concentra sui potenziali effetti sugli investitori, ma intanto gli azzurri ottengono una vittoria, insieme alla Lega, sul tema caldo degli affitti brevi. 

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, è stato chiaro: “La norma sugli affitti brevi non ci sarà”. Il governo è, quindi, pronto al dietrofront sulla cedolare secca al 26%. L’obiettivo iniziale era scoraggiare l’affitto turistico per incentivare quello a lungo termine. Tuttavia le proteste di Forza Italia e delle associazioni come Confedilizia hanno rallentato l’iter. Ora, l’orientamento di Palazzo Chigi è quello di rivedere, o addirittura cancellare, la norma contestata.

Attesa per il question time

Oggi, mercoledì 22 ottobre, alle 15 è previsto il question time alla Camera con gli interventi di Giorgetti e del viceministro, Luca Ciriani: un passaggio chiave per fare il punto sulla manovra prima che il testo approdi in Parlamento.

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