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HomePolitica Manovra, resta il nodo sugli affitti brevi. Muro di Tajani e Salvini: “Cancelleremo la tassa in Parlamento”

Manovra, nodo affitti brevi
il no di Salvini e Tajani
"La tassa va cancellata"

Lega: "Distrazione inutile e sciocca"

Forza Italia: "Contrari all'aumento"

di Enza Savarese23 Ottobre 2025
23 Ottobre 2025
Manovra affitti brevi

La presidente del consiglio Giorgia Meloni, con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti | Foto Ansa

ROMA – La manovra è attesa in Parlamento per la discussione, ma il testo non è ancora definitivo. La spaccatura all’interno della maggioranza resta sugli affitti brevi. Anche nell’ultima versione della legge di bilancio resta infatti l’aumento dal 21% al 26% della tassa per l’affitto della prima casa. Un nodo che, già prima del via libera della Ragioneria al testo, aveva irritato Lega e Forza Italia, creando un cortocircuito con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. In questa prima versione della manovra, l’innalzamento delle tasse al 26% è diretto solo ai proprietari che utilizzano piattaforme esterne (come AirBnb e Booking) per affittare l’immobile. Mentre non ci sarebbero aumenti per chi opera direttamente. Un cambiamento rispetto alle iniziali indiscrezioni, che però non stravolge quasi nulla. Infatti, secondo le stime dello stesso governo, circa il 90% dei locatori fa uso di intermediari esterni per interfacciarsi con i clienti. 

Affitti brevi, Tajani: “Contrari a qualsiasi tassa”

Per il ministro Giorgetti la logica dietro l’aumento della cedolare secca è contrastare il quasi monopolio delle piattaforme online, che diminuiscono la possibilità di trovare alloggi nelle grandi città. Forza Italia però non ci sta e non accetta il compromesso presentato nella legge di bilancio. Il vicepremier Antonio Tajani è infatti categorico: “siamo contrari a qualsiasi tassa e adesso in Parlamento faremo di tutto per tornare allo stato attuale”, dichiara ai cronisti da Bruxelles.  

La promessa di Salvini: “Sarà cancellata”

Sulla stessa linea anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il leader del Carroccio promette che la misura verrà “cancellata in Parlamento”, bollandola come una “tassa sciocca. È stata una distrazione aumentare le tasse”. Una sfida aperta contro il collega di partito nonché ministro dell’Economia Giorgetti. Sono attese quindi diverse mozioni alla legge di bilancio prima di essere approvata entro la fine dell’anno. Un lavoro che il governo non esclude. Ma è il ministro dei rapporti col Parlamento Luca Ciriani a mettere dei paletti sulle possibilità di manovra. “I gruppi parlamentari hanno tutto il diritto di fare emendamenti, la manovra non è stata blindata. Di certo non si possono mettere in discussione i saldi di bilancio e il quadro complessivo”, ha dichiarato.

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