WASHINGTON – Al Senato degli Stati Uniti è stato raggiunto l’accordo bipartisan per mettere fine allo shutdown e riprendere le attività e le spese del governo. Decisivi i voti di otto democratici, che rompendo con la linea del partito si sono uniti ai repubblicani con un voto di 60 a 40 approvando un disegno di legge di compromesso per sbloccare i fondi. Il testo, prima di arrivare sulla scrivania di Trump, dovrà ora passare al vaglio della Camera entro l’anno, dove non è chiaro se riuscirà a ottenere il sostegno dei democratici.
Cos’è lo shutdown
Lo shutdown è un tema ricorrente della politica degli Stati Uniti. Si tratta del blocco delle attività amministrative degli enti federali del Paese a causa del mancato accordo tra repubblicani e democratici per approvare la legge di bilancio. Era iniziato il primo ottobre 2025, paralizzando gli uffici governativi degli Stati Uniti per 40 giorni, il periodo più lungo nella storia. In tutto questo periodo a scontarne gli effetti peggiori sono stati i dipendenti federali, rimasti senza stipendio e i cittadini a basso reddito, per i quali è stata sospesa la distribuzione dei sussidi per il cibo.
Un disegno di legge di compromesso
Il disegno di legge prevede lo stanziamento di fondi per finanziare tutte le attività dell’amministrazione fino al 30 gennaio, e fino al 30 settembre per i dipartimenti di Difesa e Agricoltura. Prevista anche la riassunzione dei dipendenti federali licenziati durante lo shutdown, una misura alla quale i democratici erano particolarmente interessati. Secondo la proposta, gli impiegati in congedo forzato riceverebbero una retribuzione retroattiva, impedendo all’Ufficio di Gestione e Bilancio di attuare ulteriori licenziamenti di massa fino al 30 gennaio.
Altro tema al centro dello scontro era anche l’estensione dei crediti di imposta dell’Affordable Care Act , noto anche come Obamacare. A seguito dell’accordo, la votazione sulla misura che offre cure mediche è stata scorporata e slitterà a dicembre. La svolta porterà a superare la paralisi in molti settori cruciali degli Usa, a cominciare dal traffico aereo. Solo ieri sono stati cancellati più di 200 voli e decine di migliaia di persone sono state costrette a rimanere a terra.
Un record superato
È la quarta volta che si verifica uno shutdown durante la presidenza Trump. L’ultimo, nel 2018, contava 35 giorni di stop in cui migliaia di lavoratori del settore pubblico furono lasciate senza stipendio. Anche in quel caso, le istituzioni culturali di Washington dovettero sospendere attività e servizi.


