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HomeEsteri Ucraina, il tavolo di Mosca è un flop. Salta anche il vertice Usa-Zelensky

Ucraina, dopo il flop di Mosca
salta anche il vertice
Usa-Zelensky a Bruxelles

Cavo Dragone replica dopo le polemiche

"La Nato resta un'alleanza difensiva"

di Tommaso Di Caprio03 Dicembre 2025
03 Dicembre 2025
Ucraina Usa

Il presidente russo Vladimir Putin incontra incontra l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, al Cremlino di Mosca, 2 dicembre | Foto Ansa

MOSCA – Nessun accordo per la pace in Ucraina. È questo l’unico risultato certo emerso dal vertice nella capitale russa tra l’inviato Usa Steve Witkoff e il presidente Vladimir Putin.

Dopo cinque ore di discussione, l’uomo di Donald Trump, accompagnato dal genero del presidente americano Jared Kushner, è riuscito a strappare alla leadership russa soltanto un sì condizionato su alcuni punti del piano proposto da Washington. Notizia confermata dal portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che ha ribadito l’apertura del capo del Cremlino al piano di Trump nonostante la presenza di “condizioni giudicate inaccettabili da Mosca”.

Ma a poche ore dallo stallo nella capitale russa, l’effetto domino si è fatto sentire anche sui tavoli della diplomazia europea. A Bruxelles è saltato il vertice tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner. Secondo il quotidiano ucraino Kyiv Post, che ha diffuso per primo la notizia, l’incontro sarebbe stato annullato “a causa del ritorno immediato degli inviati” a Washington. Secondo il Cremlino, una promessa che Witkoff avrebbe fatto ai russi per non danneggiare quanto di buono ottenuto a Mosca.

Zelensky: “Lavoriamo per incontri a Washington”

Resta, però, aperto il dialogo tra Bruxelles e Kiev. Il leader ucraino ha confermato in un post su X che il Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, Rustem Umerov incontrerà a Bruxelles i consiglieri per la sicurezza nazionale dei leader europei accompagnato dal capo di Stato maggiore Andrii Hnatov. Per l’occasione, “i rappresentanti ucraini informeranno i loro colleghi in Europa su quanto appreso in seguito ai contatti di ieri con la parte americana a Mosca e discuteranno anche della componente europea della necessaria architettura di sicurezza”, ha scritto Zelensky, aggiungendo che Umerov e Hnatov “inizieranno i preparativi per un incontro con gli inviati del presidente Trump negli Stati Uniti”.

Rubio ottimista: “Progressi nei colloqui tra Russia e Usa”

Da Washington il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha manifestato un cauto ottimismo per “alcuni progressi” raggiunti nei colloqui con la Russia. “Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro”, ha detto Rubio intervistato da Fox News.

Sugli effetti del vertice di Mosca è intervenuto anche dal Segretario generale della Nato Mark Rutte, che ha definito positivo il processo di pace in corso “sotto la guida del presidente Trump”, ribadendo però che “ se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina” poiché questa è “la cosa migliore per far cambiare idea a Putin”.

Cavo Dragone: “Nato resta alleanza difensiva”

Sullo sfondo rimane alta la tensione tra Nato e Cremlino. Le parole di sfida di Putin agli alleati non cambiano l’essenza dell’organizzazione: “la Nato come sempre ribadito, rimane  un’alleanza difensiva”. Lo ha dichiarato all’Ansa l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, a margine della ministeriale esteri in corso a Bruxelles.

“Nell’intervista al Financial Times, così come in altre dichiarazioni, ho fatto riferimento specificatamente alle minacce ibride di cui siamo quotidianamente oggetto, evidenziando come sia importante e necessario mantenere un approccio flessibile e assertivo, ha aggiunto l’ex capo di Stato maggiore della Difesa italiana.

Mentre sul campo la guerra va avanti. Due persone sono rimaste uccise e altre tre ferite in un raid russo effettuato nella notte sulla città di Ternivka, nella regione di Dnipropetrovsk. La notizia dell’attacco è stata riportata dal canale Telegram di Vladislav Gaivanenko capo dell’amministrazione militare regionale. “Due uomini di 43 e 50 anni sono stati uccisi – ha affermato – altre tre persone rimaste ferite, tutte ricoverate in ospedale. Un uomo e una donna di 65 anni sono in condizioni serie. Un ragazzo di 18 anni è in condizioni moderate”.

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