ROMA – Solo tra il 10% e 15% dei neo studenti di Medicina ha superato il semestre filtro. Lo rende noto un report di dati che accomuna gli esiti di alcuni atenei italiani. Le università hanno divulgato i voti agli esami delle prime tre materie da superare per poter continuare il corso di laurea. La nuova modalità è entrata in vigore quest’anno al posto del test di Medicina per tentare di diminuire l’afflusso di studenti alla facoltà. Il risultato dei nuovi esami però potrebbe generare il problema opposto. Con gli ultimi risultati, c’è il rischio che il numero di ammessi sia inferiore ai posti effettivamente disponibili.
Si attende ora il secondo appello, in programma per il 10 dicembre. Gli studenti che hanno partecipato al primo round di esami hanno 48 ore per decidere se accettare il loro punteggio o se riprovare la prossima settimana. Intanto si analizzano i risultati della prima tranche. Oltre alla debacle dei promossi, il dato che si analizza è anche come sono state affrontate le materie in esame. Tra chimica, biologia e fisica è stata quest’ultima la materia che ha mietuto più vittime. Nonostante lo scandalo delle domande pubblicate online mentre le prove erano ancora in corso, delle 31 domande a risposta chiusa gli studenti sono caduti nei quesiti di fisica in particolare. I risultati dei prossimi appelli verranno pubblicati il 23 dicembre, da lì si potranno tirare le somme per questa nuova metodologia di ammissione.
“Il test di ingresso a Medicina è un disastro annunciato”, spiega il consigliere regionale e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato. “Doveva essere l’abolizione del numero chiuso per l’ingresso alla facoltà di Medicina per agevolare la formazione di giovani medici, si annuncia invece una vera debacle”.


