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HomeEsteri Usa, l’America first è realtà: “Droga e migranti le priorità”. L’Europa? “Rischia la fine della civiltà”

Usa, la nuova strategia
della Casa Bianca
"Stop al ruolo globale"

Priorità a America Latina e migranti

La provocazione al Vecchio Continente

di Sofia Landi05 Dicembre 2025
05 Dicembre 2025
trump

Donald Trump | Foto Ansa

WASHINGTON – America first per davvero. Come lo slogan della sua campagna elettorale. Questo è il nuovo piano di Trump. In un documento sulla strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti pubblicato oggi, 5 dicembre, la Casa Bianca ha affermato che il Paese abbandonerà il suo ruolo globale perché “America Latina e migranti sono la priorità”. E non mancano i commenti sul Vecchio Continente, “che tra 20 anni rischia di essere irriconoscibile”. La sua provocazione? “L’Europa rischia la cancellazione della propria civiltà”.

America Latina e migranti le priorità

Gli elettori di Trump lo aspettavano da tempo e ora la Casa Bianca lo mette per iscritto: “Gli Usa vogliono porre fine alle migrazioni di massa in tutto il mondo e fare del controllo delle frontiere l’elemento primario della sicurezza americana”. L’era delle migrazioni di massa, quindi, deve finire. Così come le minacce transfrontaliere: terrorismo, droga, spionaggio e traffico di esseri umani. 

La tattica: “Via dagli scenari non rilevanti”

Una linea d’azione, quella a stelle strisce, volta ad affrontare le minacce urgenti nel proprio emisfero. Motivo per cui è necessario “allontanarsi dai teatri di relativa importanza per preferire la sicurezza nazionale americana, diminuita negli ultimi decenni o anni”. Al via, quindi, un riadattamento del ruolo globale Usa, e il ripristino della “supremazia americana”. 

L’Ucraina e l’espansione dell’Alleanza Atlantica

Terminati i negoziati a Miami, nel documento si parla anche di Ucraina. “È interesse fondamentale degli Stati Uniti negoziare una rapida cessazione delle ostilità al fine di prevenire escalation involontarie o un’espansione della guerra”. Ma anche con l’obiettivo di “ripristinare una stabilità strategica con la Russia”. Mentre sul futuro della Nato, Washington vuole “un’alleanza in perpetua espansione”. 

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