La scoperta della Nasasette nuovi pianetiin una fascia abitabile

Trovati a 39 anni luce dalla Terra orbitano intorno alla stella Trappist-1

A 39 anni luce dalla Terra potrebbero esserci pianeti abitabili. Questa la scoperta comunicata ieri sera in conferenza stampa dalla NASA, grazie ai rilevamenti del team di astronomi guidato da Michaell Gillon dell’Institut d’Astrophysique et Géophysique di Liegi, in Belgio. I sette pianeti si trovano nell’orbita della stella Trappist-1, una nana rossa di cui si era scoperta l’esistenza nel 2016. Molto piccola e fredda, con una temperatura di meno della metà del nostro Sole, Trappist-1 è una stella “giovane”, di 500 milioni di anni. I sette pianeti (per ora rinominati come Trappist-1B, 1C e via di seguito) le ruotano intorno molto vicini. Questo innesca tempi di rivoluzione molto brevi, che fanno sì che essi mostrino sempre lo stesso versante alla luce della stella. Secondo i dati raccolti dall’osservatorio ESO, in Cile, tre di essi (E, F e G) avrebbero caratteristiche compatibili con la vita. In primis, la presenza di acqua allo stato liquido e carbonio. Tuttavia, a creare la coincidenza vitale sarebbe principalmente l’atmosfera, sulla quale non si possiedono ancora dati certi. Se fosse troppo debole potrebbe esporre i pianeti a radiazioni, in caso di eccessiva forza invece, riprodurre le condizioni inospitali di Venere. La ricerca non si fermerà dunque, proseguendo nello studio delle caratteristiche fisiche dei sette corpi celesti, nella speranza di rilevare segni di vita.

Gloria Frezza

Gloria Frezza (Ortona a Mare, 13/12/1991) Nel 2010 si trasferisce a Roma per studiare Lettere Moderne all’Università La Sapienza. Completato il ciclo triennale, intraprende una Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura nel medesimo ateneo, che conclude con il massimo dei voti nel gennaio 2016. Dal 2014 collabora con la testata online “Ghigliottina”, scrivendo di cultura ed eventi. Dall’ottobre 2016 è iscritta al Master Biennale in Giornalismo dell’Università Lumsa di Roma.