BRUXELLES – La Commissione europea dovrebbe presentare oggi l’accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale. L’intesa è fonte di tensioni tra i Paesi membri, che chiedono specifiche salvaguardie per i propri settori produttivi. L’intesa dovrà essere approvato sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo.
Cosa prevede l’accordo
Quello del Mercosur è un mercato di 700 milioni di consumatori, con la previsione della crescita dell’export dei Paesi membri del 40% nel giro di pochi anni. L’accordo prevede di eliminare i dazi su oltre il 90% delle merci comunitarie esportate verso l’America latina e di rendere più facile per le imprese europee partecipare agli appalti pubblici nei Paesi del Mercosur. È stato anche rinnovato l’impegno di mantenere gli standard climatici e ambientali esistenti, senza ridurli o aggirarli. Infine, l’accordo prevede l’accesso europeo alle materie prime latino-americane.
Le preoccupazioni di alcuni membri
La nuova politica commerciale del Mercosur induce a cercare nuovi mercati dopo l’entrata in vigore dei dazi voluti da Donald Trump. Il timore di alcuni Paesi Ue è che la nuova politica economica americana causerà una deviazione verso l’Europa dell’export latino-americano, originariamente diretto verso gli Stati Uniti. Francia, Polonia, Austria e Italia, si sono dette preoccupate riguardo la concorrenza in campo agricolo. Solo ieri, l’associazione agricola francese, Fnsea, ha ribadito di non voler essere “la variabile di aggiustamento” in campo commerciale.
Le proteste degli agricoltori italiani
Dall’Italia arriva il no deciso di Filiera Italia: “Nella sua forma attuale l’accordo minerebbe direttamente le principali catene del valore agricole dell’Ue ed esporrebbe gli agricoltori europei alla concorrenza sleale di produttori che operano secondo standard significativamente inferiori in materia di protezione ambientale, sicurezza alimentare e benessere degli animali”.
L’accordo Ue-Mercosur è stato menzionato in negativo anche nel testo elaborato dalla Sinistra Ue (The Left), che contiene una mozione di sfiducia verso Ursula von der Leyen e sarà presentato oggi alle riunioni di gruppo per avviare la raccolta delle 72 firme necessarie. È quindi probabile che la Commissione europea inserirà nell’accordo delle salvaguardie per venire in contro ai Paesi più critici.