NAPOLI – La musica italiana perde una delle sue anime più autentiche. James Senese, sassofonista, cantante e compositore, è morto oggi, mercoledì 29 ottobre, a Napoli, all’età di 80 anni. Pioniere del Neapolitan Power, Senese ha saputo fondere la rabbia e la poesia della città partenope in un linguaggio musicale universale, capace di parlare al mondo con accento partenopeo. Il musicista era stato ricoverato il 25 settembre al Cardarelli di Napoli per una grave infezione polmonare, che aveva complicato un quadro clinico già delicato. Sui social il commosso saluto dell’amico di sempre Enzo Avitabile:
“Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie. Grazie per il tuo talento, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre”.
L’eredità di un innovatore
James Senese, con il suo stile viscerale e istintivo, aveva costruito un suono unico, quello che lui stesso definiva “il linguaggio della mia vita a Napoli, tra la gioia e il dolore”. Indimenticabile il sodalizio con Pino Daniele, con cui condivise palchi, visioni e la nascita di una nuova stagione per la musica partenopea. Dalle collaborazioni con Napoli Centrale ai progetti più recenti, Senese ha lasciato un’impronta che va oltre le note: una testimonianza di identità, orgoglio e resistenza.
Con lui se ne va un simbolo del jazz italiano, ma resta il suono caldo del suo sax. Quello che, ancora oggi, racconta Napoli come nessun altro.


