epa08416054 An Afghan soldier stands guard near the scene of an attack at an MSF (Doctors without Borders) clinic in Kabul, Afghanistan, 12 May 2020. Gunmen entered the MSF clinic in Kabul where gunfight is reportedly still ongoing. EPA/HEDAYATULLAH AMID

Afghanistan sotto attaccoDue agguati questa mattinaPiù di 40 morti accertati

Colpito un ospedale di Msf a Kabul Strage in un funerale nell'Est del Paese

Un doppio attacco stamattina ha colpito l’Afghanistan. Il primo è avvenuto in un ospedale di Kabul, il Dasht-e-Barchi, il cui reparto di maternità è gestito da Medici senza frontiere. Uomini armati hanno fatto irruzione nella struttura sparando contro la polizia. Per il momento si stimano 20 morti tra donne e bambini. Sembra che gli assalitori abbiano tenuto in ostaggio altre persone all’interno. Adesso, però, tutti sono stati liberati e gli agenti hanno posto fine all’attacco. Lo ha riferito lo stesso portavoce del Ministero dell’interno afghano, Tariq Arian, citato da Tolonews, aggiungendo che “I terroristi sono stati neutralizzati”.

Sembrerebbe che molte informazioni relative all’attacco siano state diffuse via Twitter. La foto mostra i membri delle forze speciali mentre tentano di salvare i neonati presenti nell’ospedale.

 

Quasi contemporaneamente, nella città orientale Jalalabad, un kamikaze si è fatto esplodere tra la folla di un funerale. Almeno 20 le vittime. Anche in questo caso sono state diffuse su Twitter alcune immagini che farebbero riferimento all’aggressione.

Riguardo all’attacco di Kabul, Medici senza frontiere sottolinea che “la malvagità dell’offensiva all’ospedale di Dascht-e-Barchi è colpire un luogo dove nascono i bambini, dove ogni giorno transitano per qualche ora le mamme solo per dare alla luce i propri figli”.

In molti sui social evidenziano una situazione già critica, in piena emergenza Coronavirus: “Nel periodo in cui il mondo sta fronteggiando il Covid, i terroristi a Kabul attaccano un ospedale dove sono in cura civili innocenti. Il movente religioso è stato male interpretato e usato per alimentare la macchina del terrorismo”.

 

Un cittadino afghano ha pubblicato un video che raffigurerebbe il momento in cui gli agenti sono arrivati vicino all’ospedale. Si vedono e sentono esplosioni, il fumo che esce dalla struttura dopo i colpi.

 

Laura Bonaiuti

Laura Bonaiuti è nata a Fiesole (Fi) nel 1992. La sua passione è il giornalismo in qualsiasi sua forma. Vuole raccontare storie su carta, online, in televisione, su youtube e potenzialmente dappertutto. Ha scritto, tra gli altri, per La Repubblica (cartaceo e online) e ha collaborato con il programma televisivo Matrix su Canale 5 a Roma, dove si è trasferita da agosto 2017. Fa parte della redazione del mensile cartaceo “The New’s Room”. Adesso è giornalista praticante presso LUMSA Master School dove studia nel biennio 2018-2020. Nel maggio 2015 ha pubblicato il romanzo “Se nessuno sa dove sei” con Edizioni Piemme e "Non c'è posto per me" nel gennaio 2020 con Giunti.