Una delle persone ferite durante l'accoltellamento di due giudici all'interno del tribunale di Perugia viene trasportata in ospedale, Perugia, 25 settembre 2017. ANSA/CROCCHIONI

Cinquantenne accoltella due giudici in tribunaleUn arresto a Perugia

I magistrati feriti lievemente al fianco Ministro Orlando: "Si faccia chiarezza"

Un uomo di cinquant’anni ha aggredito con un grosso coltello due giudici nel loro ufficio. E’ quanto successo a Perugia, dove due magistrati del tribunale fallimentare sono stati feriti nella mattinata di oggi.

L’uomo ritenuto responsabile dell’aggressione, un cinquantenne originario della provincia di Perugia, è stato arrestato dalla polizia.

Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, l’aggressore sarebbe entrato in Tribunale e avrebbe tentato di colpire alle spalle prima la giudice Francesca Altrui e poi il suo collega Umberto Rana, che ha tentato di difenderla. L’uomo dopo aver sferrato il colpo, avrebbe tentato la fuga ma sarebbe stato raggiunto dalla polizia dopo che era scattato l’allarme. L’aggressore è stato così portato in questura. Non si conosce ancora il movente che ha portato alla violenza.

A seguito della vicenda è arrivato il commento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che dalla Cina ha dichiarato: “Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel tribunale di Perugia ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti. Ho inoltre già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza”.

Il Consiglio degli Ordine degli avvocati, in una nota del presidente Gianluca Calvieri, parla di “vile aggressione” e sottolinea di aver sollecitato il Ministero della Giustizia a sopperire alle falle della sicurezza nei Tribunali. Nella nota, Calvieri aggiunge: “Se non si prendono immediatamente provvedimenti, magistrati, avvocati e operatori amministrativi continueranno a rischiare la vita solo per svolgere il proprio dovere. Ci sono troppi tribunali, soprattutto civili, dove può accedere chiunque senza alcun controllo. Esprimiamo vicinanza alle vittime dell’aggressione”

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.