epa09067887 President of the European Council Charles Michel sits at the start of a video conference of inter-institutional actors with the participation of the President of the European Commission, President of the Eurogroup and the President of the European Central Bank at the European Council Building in Brussels, Belgium, 11 March 2021. EPA/ARIS OIKONOMOU / POOL

Vaccini, al via vertice Ueper accelerare la campagnaAttese le parole di Biden

Nuovi dati: Astrazeneca efficace al 76% Record di seconde dosi in Israele

Inizia oggi a Bruxelles la due giorni di Consiglio europeo in videoconferenza, che vedrà riuniti i 27 leader dei Paesi dell’Unione per fare il punto sulla situazione pandemica e sull’export dei vaccini verso il Regno Unito. C’è molta attesa anche per la presenza annunciata del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che interverrà al vertice Ue in serata, dopo vent’anni dall’ultima volta di un leader americano.

Al centro della sessione speciale con il leader americano, la sfida delle relazioni transatlantiche da ricucire tra Europa e Usa, e l’ipotesi di un trasferimento all’Ue del surplus di dosi anti-covid statunitensi. “È tempo di rinsaldare la nostra alleanza” ha detto Charles Michel, presidente del Consiglio europeo.

Nel giorno in cui gli Stati Uniti superano i 30 milioni di contagi da Covid-19, Biden si confronterà con gli alleati europei riguardo alle sfide geopolitiche che arrivano da Russia e Cina, con la necessità di rafforzare l’asse delle democrazie occidentali. L’altro piano sarà quello dell’emergenza vaccini, con l’apertura di Washington all’esportazione in Europa delle fiale in eccesso e la garanzia della puntualità delle consegne dall’azienda americana Johnson&Johnson, per recuperare i ritardi dei rifornimenti da Astrazeneca.

Intanto la casa farmaceutica anglo-svedese ha presentato agli Usa i dati aggiornati sul suo vaccino, che sarebbe efficace al 76% per evitare i sintomi e al 100% nella prevenire un’infezione grave. L’informativa arriva dopo l’accusa ad AstraZeneca, da parte di funzionari della sanità americana, di aver consegnato al governo, lo scorso 22 marzo, informazioni “vecchie e incomplete” sul siero. In precedenza, infatti, i risultati di sperimentazioni su 30mila volontari in Usa, Cile e Perù, avevano mostrato una validità al 79%. Record di vaccinati, intanto, in Israele: sono oltre il 50% con entrambe le dosi.