Ancelotti dice noalla guida della Nazionale"Ora preferisco un club"

Smentita irritazione con Tavecchio "I problemi non posso risolverli io"

“Sono onorato e inorgoglito dal fatto che in Italia circoli il mio nome per la panchina della Nazionale, che la gente indichi me, ma preferisco restare in un club. I problemi del calcio italiano non posso risolverli certo io. La Figc deve prendere il sopravvento sui club, per poter migliorare il sistema calcio. Bisogna comunque mettere delle regole certe nei vivai, perché i campioni non nascono ogni giorno. In Italia non siamo ai livelli di Spagna, Germania o Inghilterra”. Carlo Ancelotti scioglie la riserva: non sarà lui il prossimo commissario tecnico a sedere sulla panchina azzurra. La conferma è arrivata dalla sua stessa voce ai microfoni della “Domenica Sportiva” andata in onda ieri sera sulla Rai. L’ex allenatore di PSG, Chelsea, Real, Bayern, Juve e Milan, dunque, si defila per la corsa alla panchina più importante del nostro calcio.

Contestualmente l’allenatore emiliano ha sementito le voci che lo volevano irritato con l’ex presidente della Federazione Gioco Calcio, Carlo Tavecchio, colpevole, secondo la stampa, di aver sventolato a scopi elettorali la candidatura a commissario tecnico di Ancelotti fino all’ultimo giorno: “Problemi con l’ex numero uno della Figc non ne ho e comunque con lui non ho avuto contatti diretti”, ha concluso.

Dopo una carriera da allenatore ricca di successi, l’ex centrocampista è stato esonerato il 28 settembre scorso dalla squadra bavarese del Bayern Monaco. Da quel momento il Milan, e soprattutto la federazione, hanno provato a portarlo nuovamente in Italia. Tutti sforzi inutili, però: la panchina dei Rossoneri, dopo l’esonero dell’allenatore Vincenzo Montella, è stata affidata all’ex bandiera Gennaro Gattuso; mentre il rifiuto di Ancelotti non risolve la crisi della Nazionale rimasta, dopo l’esonero di Gianpiero Ventura, senza CT.

L’ex allenatore del Milan campione d’Europa ha passati gli ultimi mesi pescando salmoni in Canada. Ieri era a Bologna, non a guardare il pareggio tra Rosso Blu e Cagliari, ma a festeggiare la vittoria sulla sirena della Virtus contro Cremona, gara valida per la nona giornata del campionato di Serie A di Basket, finita 79 a 78 per le V nere.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.