L'italiano Jannik Sinner in azione durante le Nitto ATP Finals 2023 presso il Pala Alpitour di Torino. |Foto Ansa

ATP Awards 2023 assegnatoai coach di Janik SinnerNovak Djokovic irritato

L'allenatore Vagnozzi: "È un onore" Djokovic: "Fare la storia non basta"

ROMA – Nei giorni scorsi, Jannik Sinner era stato eletto il giocatore preferito dei fan di tutto il mondo e oggi, 14 dicembre, tocca ai suoi coach. Un nuovo premio nella stagione del tennista che riguarda i suoi allenatori. L’italiano Simone Vagnozzi e l’australiano Darren Cahill, infatti, sono stati premiati agli ATP Awards come coach dell’anno 2023 per il lavoro svolto in stagione con l’altoatesino azzurro.

Un successo inedito, essendo la prima volta che il “Coach of the Year” viene assegnato a una coppia di allenatori e non ad uno solo. Vagnozzi ha iniziato a lavorare con Sinner nel febbraio 2022 e nel mese di giugno dello stesso anno si è aggiunto al team anche Chaill, che in precedenza aveva già lavorato al fianco di ex numero uno del mondo: Andre Agassi e Lleyton Hewitt.

“Grazie per avermi accolto a braccia aperte in questo team italiano” ha scritto sui social, Darren Cahill. Anche L’italiano Vagnozzi non ha esitato a esprimere il proprio orgoglio. “Un grande onore ricevere questo premio e soprattutto condividerlo con una gran persona come Darren” ha commentato su Facebook.

Una scelta che ha però generato una polemica sui social. Il tennista serbo Novak Djokovic non ha apprezzato i premi conferiti ai tecnici di Jannik Sinner. In una delle ultime storie su instagram il numero uno del tennis mondiale prima si complimenta con Cahill e Vignozzi, poi lancia un appello ironico al suo allenatore Ivanisevic. “Goran, immagino che dovremo vincere 4 Slam su 4 affinché tu possa (forse) essere considerato allenatore dell’anno. Finire l’anno con il primo posto, GS (Golden Slam, ndr) e WTF e fare la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro allenatore”, scrive.

Sinner, dopo aver vinto il premio come giocatore più amato dal pubblico, è in lizza anche per quello del “Most Improved Player” nonché per lo Stefan Edberg Sportsmanship Award. Continua la sua scalata sull’Olimpo dei tennisti mondiali.

Giulia Mutti

Nata in Toscana, lì dove le Apuane si affacciano sul mar Tirreno, sono laureata in Lettere all’università “La Sapienza” di Roma. Nella città eterna, ho maturato interessi in campo letterario e giornalistico, strade che ho scelto di seguire con perseveranza e dedizione. Appassionata, da sempre, di temi di attualità e politica, ritengo che i fatti, di per sé, non esistano senza le motivazioni e i sentimenti degli uomini che li governano.