ROMA – Ondata di solidarietà nei confronti del conduttore di Report Sigfrido Ranucci. Dopo l’esplosione davanti alla sua abitazione il mondo della politica si è schierato a difesa della libertà di informazione. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tramite una nota di palazzo Chigi, ha espresso grande vicinanza al giornalista “e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito”. Parole simili anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani e da quello della Difesa Guido Crosetto che difendono la libertà di informazione. Il titolare del Viminale Matteo Piantedosi ha dato mandato di “rafforzare al massimo ogni misura a sua protezione”. Mentre il ministro della giustizia Carlo Nordio, intervistato da SkyTg24, ha parlato di “attentato allo Stato”.
La vicinanza dell’opposizione
Solidale anche l’opposizione: “L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione. Un attacco vile e pericoloso a una persona già sotto scorta per aver svolto il suo lavoro di giornalista d’inchiesta, un attacco che richiede la reazione e la presenza delle Istituzioni”, scrive la segretaria del Pd Elly Schlein. Anche Italia Viva e Avs si stringono attorno al giornalista e alla sua famiglia. Il portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli ha ricordato che “difendere Ranucci e Report significa difendere il diritto dei cittadini a conoscere la verità, a controllare il potere e a vivere in una democrazia fondata sulla libertà di informazione”.
Il comunicato dell’emittente di Stato e del sindacato UsigRai
La Rai risponde all’atto intimidatorio tramite un comunicato con cui “respinge con forza e determinazione ogni minaccia contro chi svolge il proprio lavoro nel Servizio Pubblico”. Mentre il sindacato UsigRai ricorda “il clima d’odio e insofferenza” che minacciava da mesi il programma e che aveva portato a “una riduzione dello spazio a disposizione di Report”.
La solidarietà della Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana si è schierata in difesa del giornalista tramite le parole della segretaria generale Alessandra Costante: “L’attentato a Sigfrido Ranucci riporta indietro di decenni l’orologio della democrazia in Italia. È un attentato non solo al collega di Report, ma alla libertà di informazione, all’articolo 21 della Costituzione, ai basilari principi della convivenza civile e di democrazia”.