Arrestato a Vinaroz dalla Guardia Civil un presunto jihadista collegato agli attacchi di Barcellona del 17 agosto scorso. A riferirlo è il periodico spagnolo La Vanguardia. Il giovane, ventiquattrenne di origine marocchina e residente in Spagna, sarebbe stato di supporto logistico, nello specifico si sarebbe occupato di reperire il materiale per costruire gli ordigni esplosivi TATP utilizzati nella città catalana e a Cambrils.
Secondo il Ministero dell’Interno iberico, il giovane manteneva uno stretto legame con vari soggetti ritenuti pericolosi e, più specificamente, con Abdelbaki Es Satty, il capo della cellula autrice degli attentati che causarono sedici morti e più di 130 feriti.
La grandezza dei preparati trovati dopo l’esplosione nell’abitazione di Alcanar, vicino a Tarragona, avrebbe richiesto un’enorme attività di stoccaggio di sostanze. Secondo alcune fonti, i membri della cellula avevano il sostegno del detenuto, che procurava loro una documentazione personale per gli acquisti di perossido di idrogeno, una sostanza fondamentale per la preparazione dell’esplosivo. Inoltre, il giovane avrebbe messo a disposizione dei terroristi i mezzi di locomozione con cui sono stati in grado di trasportare il materiale esplosivo.
Otto dei terroristi che hanno formato la cellula sono stati uccisi, sei da forze di sicurezza e due nell’esplosione dello ad Alcanar, il 16 agosto, la notte prima dell’attacco a La Rambla. Altri quattro presunti terroristi sono stati arrestati finora, due dei quali sono stati poi liberati.